Impianti sportivi in città,l’amaro sfogo di un genitore di un giovane pallanuotista

La piscina Paolo Caldarella della Cittadella dello sport

Lo sport in città quale futuro? A 26 giorni dal voto in tanti si chiedono cosa si ha intenzione di fare per migliorare la situazione degli impianti cittadini. Una società civile che si rispetti, mette fra le proprie priorità quelle della pratica sportiva a qualsiasi livello e per qualsiasi fascia di età. Abbiamo ricevuto una nota del signor Carmelo Russo, genitore di un pallanuotista Ortigia che evidenzia i sacrifici enormi operati durante la stagione per far praticare una delle discipline storiche della nostra città.

“Le condizioni in cui versa la Cittadella dello Sport, fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva a Siracusa , è sotto gli occhi di tutti-si legge nella nota-la Piscina è praticamente chiusa dal mese di Ottobre e cio’ costringe i nostri figli ad andare ad allenarsi altrove. A Catania il piu’ delle volte, e quando è possibile in qualche piscina in città,del tutto inadeguata per la pallanuoto. Stesso discorso per il nuoto sincronizzato ed il nuoto agonistico. Situazione decisamente surreale a dir poco.Non voglio entrare nel merito delle colpe della gestione precedente, che ha comunque in qualche modo gestito una struttura difficile da gestire anche nella quotidianità. Il contenzioso sarà valutato nelle sedi opportune. Quello che fa male è che per questa spinosa vicenda ne debbano pagare le conseguenze gli atleti e le famiglie sottoposti da mesi a costosi tour de force e viaggi per le piscine del Catanese. Semplicemente assurdo. E’ dato incontrovertibile che il Comune, proprietario della struttura, non sia in grado di gestirla,per mancanza di risorse,di esperienza, di mezzi. Una struttura cosi grande, per certi versi ormai obsoleta-continua la nota- ha bisogno di continui interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che solo chi la vive nel quotidiano puo’ saperlo. Occorre a mio avviso e sarà compito delle prossima amministrazione Comunale, creare un consorzio tra le società che operano quotidianamente nella e per la struttura, perchè si facciano carico della gestione ordinaria sotto naturalmente l’egida del Comune, che essendo proprietario dell’impianto, si deve fare carico dei costi energetici, dela manutenzione straordinaria e del controllo delle tariffe. Mi rendo conto che la gestione mista sia problematica e non proprio consueta per Siracusa, ma abbiamo il dovere di restitiuire alla cittadinanza un vero gioiello della citta’. Aprirei alle società la possibilità di utilizzarlo anche in orari diversi da quelli sportivi, quale contenitore culturale e sede di eventi non solo sportivi. E’ il dramma dell’impiantistica sportiva a Siracusa.Carente, inefficiente, spesso non gestita. Penso al Di Natale con gli spogliatoi che sembrano stati appena bombordati, al Parco Robinson, mai veramente completato ed utilizzato. Urge riunire tutte le Associazioni sportive e gli Enti negli Stati Generali dello sport, per definire criticità, compiti, doveri e nuove opportunità. solo chi vive di sport puo’ conoscere le reali esigenze di chi fa sport. Restituiamo ai nostri figli il piacere di fare sport all’aperto”.