I tormenti del sindaco di Siracusa, azzerare la giunta o fare un rimpasto?

Il sindaco di Siracusa Francesco Italia

Rimpasto o azzeramento? Tanti i dubbi del sindaco di Siracusa Francesco Italia

 

Azzerare la Giunta o procedere semplicemente ad un rimpasto? Farlo subito o aspettare l’otto aprile? Tenere conto della composizione del consiglio comunale, nel caso venisse ripescato, oppure varare un nuovo assetto dell’esecutivo per supportare l’azione di governo della città fino a nuove elezioni? Dare spazio alla componente di Italia Viva vicina all’onorevole Giovanni Cafeo?  Integrare nella nuova giunta un esponente di grande peso politico come Michele Mangiafico? Sono tanti e di molteplice natura gli interrogativi che agitano i pensieri del sindaco Francesco Italia.

Non si tratta quindi di concretizzare nominando i designati né tantomeno dare un volto e un nome all’ultimo posto vuoto di assessore. I dubbi di un uomo solo al comando, cioè del sindaco Italia, sono amplificati dal fatto che in tanti lo tirano per la giacca sperando di entrare nella giunta comunale, o anche solo per aumentare il loro peso politico dell’esecutivo.  A favorire questa confusione la crisi che attraversano i partiti del centrosinistra siracusano.

Lo stato di incertezza politica è dovuto allo stallo interno del principale partito della coalizione: il Pd. Azzerati gli organismi dirigenti territoriali, si aspetta la celebrazione del congresso provinciale per capire quale sarà il rapporto fra amministrazione e Pd. Due anni fa il candidato a sindaco dei democratici era Fabio Moschella, ma è altrettanto vero che esiste una determinazione degli allora organismi dirigenti di fare entrare in giunta il partito. Oggi nell’esecutivo siedono due assessori, Pierpaolo Coppa e Andrea Buccheri, oltre al capo di gabinetto Michelangelo Giansiracusa, tutti in possesso di una tessera Pd. Anche Italia Viva conta due assessori: Alessandra Furnari e Cosimo Burti. In questo caso si potrebbe dire che il movimento renziano è ben rappresentato, c’è però un piccolo neo, entrambi sono riconducibili all’area vicina all’ex sindaco Giancarlo Garozzo. Per questo motivo l’altra componente, vicina al deputato regionale Giovanni Cafeo, reclama un posto in giunta, intanto per un fatto politico poi, nel caso di un eventuale reintegro del consiglio comunale, perché conterebbe due consiglieri di area, Simone Ricupero e Michele Buonomo.

Tre esponenti dei Verdi, fra cui l’ex consigliere comunale Salvo Costantino, hanno chiesto al Sindaco un loro rappresentante in giunta visto che Buccheri è tesserato al Pd. La mossa potrebbe avere un possibile riscontro positivo perché i posti in giunta liberi potrebbero essere due invece di uno, visto che è data in uscita Giusy Genovesi. Se ciò accadesse, insieme magari ad una eventuale designazione di Michele Mangiafico, significherebbe che il Sindaco avrebbe optato per mantenere un legame con quello che è stato il consiglio comunale oggi decaduto. L’assessore Genovesi è stata nominata dal Sindaco quale rappresentante della sua area in un panorama politico ormai lontano. Si parla anche di una riconferma dei due assessori, Fabio Granata e Rita Gentile, espressioni di aree al di fuori dei partiti tradizionali, ma anche in questo caso sarà fondamentale la scelta i Italia se organizzare un esecutivo, tenendo solo parzialmente conto dei desiderata dei partiti. L’altra ipotesi, è invece legata ad un risultato differente, rispetto a due anni fa, nelle nove sezioni dove si dovrebbe tornare a votare, il che significherebbe il ritorno nell’aula consiliare dei vecchi e di nuovi consiglieri.

Lino Di Tommaso

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