“Il Centrodestra rischia altri flop se continua senza strategia politica”, affondo del Dc Giovanni Magro

“A Siracusa ci troviamo di fronte al fallimento del Centrodestra come coalizione: La cosa che reputo più grave è la mancanza di autocritica da parte della deputazione regionale e dei vertici della coalizione per la sconfitta subita”, Giovanni Magro, uno dei dirigenti provinciali della Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, è un fiume in piena verso gli alleati e gli “amici democristiani.

Se la coalizione è stata sconfitta al ballottaggio voi non avete brillato al primo turno, è per questo che Cuffaro ha chiesto la testa dei dirigenti siracusani?

“Il nostro risultato, un modesto 2,1 per cento, è eccezionale perché come partito siamo partiti per ultimi in campagna elettorale in una situazione difficile per l’eccessiva frammentazione delle liste. Basti pensare a quante liste non hanno superato lo sbarramento, a partire dai Cinque Stelle. Per quanto riguarda il nostro partito c’è da dire che il coordinatore cittadino Gianmarco Lo Curzio si è dimesso lo scorso 6 giugno quindi non vi sono più organismi dirigenti a Siracusa della Dc”.

Vi state riorganizzando? Cosa farete nelle prossime settimane?

“In attesa dei congressi che si terranno a breve, due nostri rappresentanti sono stati nominati nel consiglio nazionale, si tratta di Angela Gervasi, la candidata più votata della nostra lista e dell’ex sindaco di Francofonte Giuseppe Castania. Il nostro obiettivo è di crescere, coinvolgendo i cittadini, e allargare il consenso”.

Perché è così polemico nei confronti degli alleati di Cetntrodestra? Cosa hanno sbagliato in queste amministrative per il sindaco di Siracusa?

“Si è andati avanti senza una vera e propria strategia politica, partiti e liste si sono mossi in ordine sparso sbagliando tutto. Una coalizione non può essere la sommatoria delle sigle che partecipano alle elezioni, non vorrei che si pensasse alle provinciali con lo stesso criterio: individuare dall’alto un candidato e mettere assieme liste e partiti. Se non si parte dai programmi e si discute di come attuarli rischiamo un altro flop”.

Anche se voi siete fuori dal consiglio comunale di Siracusa, cosa pensa dell’elezione del presidente del consiglio? Cosa dovrebbe fare il Centrodestra?

“Intanto occorre aprire una fase di interlocuzione con il sindaco Italia che non mi risulta essere a capo di un’amministrazione di sinistra o di Centrosinistra. Il rischio è che con venti consiglieri riconducibili alla coalizione di Centrodestra si riesca a fare Harakiri”.

Lino Di Tommaso

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