Il tavolo del Centrodestra pronto a discutere la candidatura a Sindaco di Siracusa di Titti Bufardeci

Titti Bufardeci sarà il convitato di pietra nel prossimo vertice di centrodestra chiamato a valutare le candidature di coalizione a Sindaco di Siracusa.

L’ex deputato regionale e Sindaco del capoluogo nel primo decennio del secolo, finora ha glissato sull’ipotesi di tornare a Palazzo Vermexio. I suoi “no” sono diventati intanto dei “ni” e potrebbero trasformarsi presto in “si” di fronte ad una scelta univoca, infatti Bufardeci potrebbe accettare l’investitura per conto di Fratelli d’Italia e del suo leader provinciale l’onorevole Luca Cannata con il placet dell’intera coalizione.

Al momento siamo alle schermaglie iniziali del percorso, il responsabile cittadino di Forza Italia ha chiesto la convocazione del tavolo di coalizione e questa richiesta ha incassato il parere favorevole deli FdI e della Lega. Presto potrebbero unirsi alla partita i centristi della Nuova Dc, di Mpa e di Cantiere popolare.

La candidatura di Titti Bufardeci è giudicata l’unica in grado di federare la coalizione e proporre quindi una valida alternativa al Sindaco uscente Francesco Italia. Allo stesso tempo c’è da fare una considerazione di grande valenza politica. Faranno un passo indietro tutti i big del centrodestra che hanno mancato l’elezione ai Parlamenti Nazionale e Regionale? Un dato è certo, l’unico parlamentare regionale eletto nel capoluogo, che rappresenta un terzo dell’elettorato provinciale, è Carlo Gilistro dei Cinque Stelle. Si tratta di un segnale di non poco conto che andrebbe esaminato attentamente dai politici siracusani.

L’ipotesi Bufardeci è ben accetta a Fratelli d’Italia che non ha candidati alternativi, a questo nome, da mettere in campo, negli altri partiti della coalizione invece ci sono big con tanto di aspettative e speranze: Stefania Prestigiacomo ed Edy Bandiera in Forza Italia, Vincenzo Vinciullo e Giovanni Cafeo nella Lega, Mario Bonomo nel Movimento per l’autonomia, solo per citare alcuni dei principali pretendenti. Qualcuno di questi pretendenti potrebbe pensare anche ad una sorta di primarie del primo turno per poi compattarsi al ballottaggio?

La forza elettorale dei partiti del Centrodestra è tale che non dovrebbe esserci partita con l’esigua coalizione guidata da Francesco Italia e con le due proposte alternative che potrebbero venire fuori dal PD e dai Cinque Stelle. C’è un però, a questi ragionamenti, perché facendo affidamento solo sulla forza delle liste il Centrodestra ha perso le due ultime tornate elettorali cittadine.

Lino Di Tommaso