La crisi del Centrodestra e la marginalità del Centrosinistra frutto dell’accordo Italia-Carta

Se il Centrodestra siracusano non gode di buona salute non è che il Centrosinistra (Pd, SI-Verdi, Cinque stelle) stia molto meglio. L’unico rassemblement politico ad andare alla grande è quello nato nel capoluogo frutto dell’accordo fra il sindaco Francesco Italia, leader di Azione, il vice sindaco Edy Bandiera, ex di FI e ormai civico a tutti gli effetti, e l’onorevole Giuseppe Carta, leader provinciale del Movimento per le autonomie. L’intesa fra i tre funziona talmente bene da avere annichilito quel centrodestra uscito vittorioso dalle urne per il consiglio comunale e reso irrilevante il centrosinistra incapace di portare la sua candidata a sindaco al ballottaggio. Quanto durerà questa intesa e quali frutti porterà alla nascente coalizione centrista non è dato saperlo, per il momento l’accordo ha raccolto la presidenza del consiglio comunale di Siracusa più le presidenze delle commissioni consiliari.

La forza politica di Centrodestra ad avere subito più delle altre lo choc post-elettorale è Fratelli d’Italia. Due consiglieri sui cinque eletti hanno abbandonato il gruppo, FdI non ha avuto la presidenza del consiglio comunale né di alcuna commissione consiliare. La nuova Forza Italia guidata dal deputato regionale Riccardo Gennuso si è ricompattata dopo lo choc della mancata rielezione in Parlamento di Stefania Prestigiacomo. FI si è rafforzata con l’adesione dell’ex sindacalista Stefano Munafò, nominato responsabile della politica del partito per l’area industriale dal coordinatore provinciale Corrado Bonfanti. La Lega del ministro Salvini continua a vivere sempre il dualismo paralizzante fra le aree che fanno riferimento agli ex parlamentari regionali Giovanni Cafeo e Vincenzo Vinciullo. Infine la Nuova Dc di Totò Cuffaro ha azzerato la dirigenza comunale dopo la percentuale inconsistente ottenuta alle scorse amministrative.

Nel campo opposto il Partito Democratico è sempre commissariato e in contrapposizione con la coalizione guidata dal sindaco Italia, per contro fa parte della coalizione che sostiene il sindaco Carta. Il senatore Antonio Nicita, commissario provinciale del partito, per non scontentare nessuna area interna, preferisce mantenere lo status quo sperando nel raggiungimento di qualche intesa interna ancora lontana dal divenire. I parlamentari Cinque Stelle presentano interrogazioni nelle assemblee di appartenenza, ma nulla di più. Infine, Sinistra Italiana e i Verdi si notano più per qualche presa di posizione sporadica che per una presenza attiva sui territori.

Le elezioni provinciali, è sempre più incerta la data in cui si terranno, potrebbero rappresentare il banco di prova per la nuova coalizione a guida Italia-Carta-Bandiera, fare sprofondare nel baratro della crisi il Centrosinistra e fare aggrovigliare sempre di più i nodi che avviluppano il Centrodestra.

Lino Di Tommaso

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