“Sud chiama Nord” sventolerà Bandiera alle europee. Il gruppo del Pd critica il mini rimpasto di giunta

Edy Bandiera vice sindaco di Siracusa, già assessore e deputato regionale di FI, oggi esponente di punta di “Sud chiama Nord” sarà candidato alle elezioni europee di giugno. Più che una voce o una speranza dell’interessato si tratta di un dato di fatto assicurano esponenti di primo piano siracusani del movimento guidato da Cateno De Luca. Difficile ipotizzare le probabilità di elezioni al Parlamento di Strasburgo per l’ex esponente di Forza Italia perché la partita si gioca su due regioni, Sicilia e Sardegna, quindi serviranno agganci ampi diffusi. Dall’altro lato c’è poi il fattore legato alle altre candidature, infatti molto dipenderà dal tipo di proposte elettorali di “Sud chiama Nord” farà nel messinese dove il movimento ha la sua roccaforte.

Al di là delle possibilità di Edy Bandiera di essere eletto, le elezioni europee costituiranno la cartina di tornasole per le forze politiche presenti nella nostra provincia. Si andrà ad una vera e propria conta sulle capacità di mobilitazione. Cinque anni fa Luca Cannata fu capace di far confluire sulla sua candidatura ben trentamila preferenze, oscurando persino l’allora astro nascente della politica italiana Giorgia Meloni che ottenne meno voti del parlamentare avolese nella nostra provincia.

L’ingresso nella giunta comunale di Siracusa del Mpa ha ravvivato le polemiche politiche cittadine. Cinque Stelle e gruppo consiliare del Partito Democratico criticano l’operazione ribadendo ancora una volta la loro distanza dal modo di fare politica del sindaco Italia. Per i Cinque Stelle va benissimo, fra l’altra sono fuori dal consiglio comunale di Siracusa. Per quanto riguarda il Pd, c’è da chiedersi ancora una volta chi lo rappresenti politicamente in queste diatribe. Un nome a caso? Il deputato regionale Tiziano Spada, ad esempio, quindi non un militante qualunque, non fa mistero di avere un ottimo rapporto con l’amministrazione guidata dal sindaco Italia. L’onorevole Spada ha più volte auspicato persino un ingresso in maggioranza e quindi in giunta del Partito Democratico.

E’ quanto meno bizzarro che il Pd, secondo partito per voti e importanza in Italia, non riesca ad avere a Siracusa un’univoca posizione politica nei confronti del sindaco Italia. Dopo il sistema proporzionale delle elezioni europee di giugno si tornerà al maggioritario fatto di sintesi e di alleanze, un bel problema per un partito dove convivono e sono rappresentate posizioni molto distanti fra di loro.

Lino Di Tommaso

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