Sport e Fase 2,Campagna: “Frenati dal calcio, dobbiamo tornare in acqua”

Nella foto il tecnico del Settebello campione del mondo, Sandro Campagna

Malgrado del calcio sia un grande appassionato e non abbia mai nascosto la sua passione per la Juve, Sandro Campagna in un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” non le manda a dire, criticando le ultime decisioni dell’esecutivo in ordine alla ripartenza dello sport.

Il tecnico siracusano ha rimarcato le differenze tra pallanuoto e calcio, invocando un trattamento differente per discipline che hanno interessi economici diversi.

“Sono demoralizzato dall’idea che sia una decisione in ottica calcio – spiega Campagna -. loro vogliono giocare e quindi vengono frenati, noi vogliamo solo allenarci ma siamo in coda a loro”. La differenza principale riguarda la ripresa del campionato: i club calcistci vorrebbero far ripartire la Serie A, quelli della pallanuoto chiedono di chiudere la stagione.

”I presidenti non ce la fanno a sostenere i costi di questo limbo – continua Campagna – senza pubblico e sponsor per noi, come per volley, basket, rugby, vuol dire senza budget. Chi vive sui diritti tv segue logiche opposte alle nostre, per questo trattarci allo stesso modo è assurdo. Siamo frenati dal pallone”.

La speranza dell’ex bandiera dell’Ortigia è quella che il Governo permetta  almeno alle nazionali di  riprendere gli allenamenti.

“Tornare a nuotare-continua l’allenatore campione del mondo- poi chiuderci tre mesi al centro di Ostia, in ritiro permanente per ricostruire fisico, testa e non so con che motivazioni senza una partita a breve. Non so neppure se il prossimo campionato si farà, quanti impianti riusciranno a restare vivi.  Da noi l’élite non sta in piedi se non riparte l’attività di base e da giugno mi auguro che, con norme rigorose, il pubblico possa tornare in piscina, almeno i bambini. A turno. Il cloro è pure un disinfettante”.