Siracusa1924, solo un pari a Palazzolo.Porcaro evita la clamorosa sconfitta

Pari in rimonta per il Siracusa che, a Palazzolo, evita la sconfitta a cinque minuti dalla fine. Azzurri da due volti: deludenti nel primo tempo, decisamente più in palla in un secondo in cui hanno costruito e sprecato tante occasioni. Ancora una volta però sul banco degli imputati finisce l’arbitro, reo di aver negato almeno due netti rigori alla formazione ospite.
L’allenatore Cacciola conferma la stessa formazione di domenica scorsa ma l’incontro inizia in salita per i suoi che, al 12’, sono già sotto: Piras, su cross da sinistra, batte Genovese con un destro al volo da buona posizione. Il Siracusa reagisce e Maimone in area carica il sinistro ma non trova la porta. Savasta, su lancio dalle retrovie, calcia in precarie condizioni di equilibrio, mandando sul fondo. Alla mezz’ora una punizione dal limite non viene sfruttata dagli azzurri. Al 36’ Schisciano ci prova dalla lunga distanza, ma il suo è un tentativo velleitario.
In apertura di ripresa Savasta sciupa il pari mandando alto di testa su cross di Palmisano. All’8’azione personale di Ficarrotta, che calcia di destro, mandando fuori. Gli azzurri attaccano a testa bassa e ancora il fantasista su punizione tira alto. Al 37’ Cianci viene steso in area, ma per l’arbitro è lui a commettere fallo e comanda la punizione per il Palazzolo tra le proteste di giocatori e panchina.
Il gol arriva al 40’ e lo segna Porcaro sugli sviluppi di una mischia in area su punizione battuta da Ficarrotta. Poi succede di tutto. L’arbitro nega un altro lampante rigore agli ospiti, ammonendo Montagno per simulazione. Veementi le proteste della panchina azzurra e a farne le spese è il tecnico Cacciola, che viene espulso. Poi Montagno calcia bene in diagonale trovando la respinta dell’ex Ferla. Il Palazzolo, poco dopo, trova il gol, ma l’arbitro annulla (con un po’ di ritardo) per fallo su un calciatore aretuseo. L’ultima occasione è per Ficarrotta che, su punizione, colpisce il palo.
foto Amato