Con la scomparsa dell’onorevole Foti Siracusa perde uno dei protagonisti dell’ultimo cinquantennio

La scomparsa dell’onorevole Gino Foti priva Siracusa di un protagonista della vita politico-amministrativa dell’ultimo cinquantennio. Nonostante dall’inizio degli anni Novanta, con la fine della DC, non abbia più ricoperto ruoli parlamentari o amministrativi, Gino Foti ha continuato a dominare la vita politica di Siracusa. L’elezione a deputato regionale di Giovanni Cafeo può essere considerata il suo ultimo successo a livello temporale, avvenuto solo tre anni e mezzo fa.

In tanti hanno considerato l’onorevole Foti il “male” di questo territorio così come il suo grande amico e capo corrente Giulio Andreotti era considerato il “Belzebù” della politica italiana. Altrettanti siracusani lo hanno però considerato il politico per eccellenza, l’uomo capace di incidere e determinare la vita politico-amministrativa di Siracusa. Quanti sindaci, presidenti della Provincia, parlamentari nazionali e regionali, ha fatto eleggere l’onorevole Foti direttamente o con il suo appoggio in questi decenni? Tanti, quasi tutti.

Negli ultimi tempi trascorreva le sue giornate nelle hall di alcuni noti alberghi cittadini. Ed era un via vai, seppure non ricoprisse ormai da tempo alcun ruolo pubblico, di amici e politici a cui dava un consiglio, un suggerimento, spesso era una reprimenda per quello che considerava un errore commesso. La leadership politica era in lui, anche se negli scorsi decenni ha dovuto dividerla con altri grandi big democristiani, con cui spesso era in contrasto per le sue idee di sviluppo e di potere. Quante battaglie e alleanze, compromessi e vittorie con Santi Nicita, Nitto Brancati, Pippo Gianni e Pippo Lo Curzio.

Il ruolo di protagonista della vita politica di Siracusa oggi gli è riconosciuto non solo dagli amici ma anche dagli avversari.

«Con la morte di Gino Foti se ne va uno degli ultimi protagonisti, certamente il più longevo e carismatico, di una stagione politica che in anni difficili ha dovuto affrontate scelte decisive per la città, designandone le sorti fino a i nostri giorni -– ha scritto il Sindaco di Siracusa Francesco Italia nel suo messaggio di cordoglio -. Il giudizio sull’operato dell’uomo pubblico, che spiccò il volo verso una lunga e importante carriera proprio dalla poltrona di sindaco, è da tempo ormai affidato alla storia. A noi resta l’immagine di un politico di razza mosso da una grande passione e che fino all’ultimo, pur restando defilato, ha dato un contributo di idee e non ha mai fatto mancare il suo punto di vista su decisioni anche importanti. La lucidità nell’analisi e la capacità di non andare mai fuori registro gli hanno fatto guadagnare il rispetto di tutti, anche degli avversari che non l’hanno mai pensata come lui.   A nome personale, di tutta l’amministrazione comunale e della città, partecipo al cordoglio della famiglia».

Il suo erede politico, l’onorevole Giovanni Cafeo ha parole colme di gratitudine ed affetto verso l’onorevole Foti: “Prima dell’uomo politico, oggi piango un amico, un mentore, un punto di riferimento e un confidente dall’intelligenza sopraffina e dal sottile senso dell’umorismo, mai sopra le righe ma sempre efficace in ogni sua esternazione, un uomo che con il suo alto senso delle istituzioni ha rappresentato per decenni la politica siracusana e siciliana in Italia. Rispettato dagli amici ma anche dagli avversari, con la scomparsa di Gino Foti si chiude senza dubbio un’epoca che ci lascia comunque più poveri”.

Dal fronte dei “critici” verso l’operato politico dell’onorevole Foti giungono le parole di Pippo Zappulla, segretario regionale di Articolo 1: “Il mio saluto ad un protagonista della politica siracusana per diversi decenni. Un grande avversario a cui riconoscere arguzia e acume politico straordinario. La mia e la nostra vicinanza ai familiari”.

Lino Di Tommaso

 

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