La scelta del candidato a Sindaco di Siracusa del Centrodestra rallentata da politici trombati?

“Siracusa non può essere sacrificata sull’altare delle legittime ambizioni di tanti che, delusi dalle ultime elezioni politiche e regionali, vorrebbero spendersi in prima persona nel governo della città”. E’ Paolo Cavallaro, dirigente di FdI, a rendere noto quanto sta accadendo nel Centrodestra siracusano da alcuni mesi a questa parte.

Gli incontri, gli abboccamenti, le discussioni sul candidato a sindaco della coalizione sono senza via di uscita perché vi sono i tanti “trombati” delle politiche e delle regionali dello scorso settembre a lavorare sotto traccia per evitare che si facciano scelte definitive e senza più ritorno nell’individuazione del candidato a sindaco della coalizione.

I leader dei partiti e dei movimenti del centrodestra siracusano partono da una considerazione: la coalizione è largamente vincente a livello di consiglio comunale. In teoria sarebbe sufficiente superare il quaranta per cento delle liste al primo turno per eleggere qualsiasi candidato a sindaco. L’importante è evitare che il prescelto faccia male alla coalizione stessa facendola scendere sotto la fatidica soglia, e questo è quanto accaduto cinque anni fa. E’ anche vero che rispetto ad allora sono cambiate le dinamiche interne alla coalizione di centrodestra a Siracusa. Fi non ha più la larga maggioranza che aveva allora ed oggi il pallino è nelle mani del deputato avolese Luca Cannata di FdI e non più in quelle dell’ex parlamentare Stefania Prestigiacomo. Questo particolare lo sottolinea lo stesso Paolo Cavallaro: “Gli elettori hanno attribuito grosse responsabilità a tutto il centrodestra ed in particolare a Fratelli d’Italia, che non può ancora tergiversare nella scelta del candidato a Sindaco e nella definizione del programma di governo”.

Ritorniamo alle legittime ambizioni dei “trombati” della tornata elettorale del 25 settembre scorso, chi potrebbero essere i tanti che impediscono la soluzione al problema? Fratelli d’Italia non ha, almeno oggi, un candidato da proporre, a parte il riluttante Titti Bufardeci che non accetta neppure di parlare del problema se la coalizione non è compatta. L’ex ministro Stefania Prestigiacomo potrebbe essere interessata ma è di Forza Italia, così come l’ex assessore regionale Edy Bandiera. I due ex deputati della Lega Vincenzo Vinciullo e Giovanni Cafeo potrebbero essere più che disponibili alla candidatura se regionalmente la città di Siracusa dovesse essere appannaggio della Lega di Salvini. Questo fattore rappresenta un ulteriore ostacolo perché il partito che deve designare il candidato, potrebbe essere deciso altrove, a Palermo, o addirittura a Roma. In questo caso le riunioni siracusane servirebbero solo a fare trascorrere qualche pomeriggio in compagnia agli esponenti dei partiti di centrodestra.

Lino Di Tommaso

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