Francesco Italia è ancora il solo nome certo per le Comunali di primavera a Siracusa

“Il Partito democratico sta subendo un attacco da parte del Terzo polo e dei Cinque stelle. L’obiettivo è di farlo diventare ininfluente dal punto di vista elettorale così come è accaduto al Partito socialista in Francia”, è quanto viene ripetuto da giorni nei principali talkshow politici nazionali da importanti e seguiti commentatori.

A Siracusa in vista delle elezioni amministrative di primavera la situazione è leggermente diversa, intanto perché i Cinque Stelle non hanno mai ottenuto alle Comunali gli eccellenti risultati avuti alle Politiche e alle Regionali, poi, perché localmente danno l’impressione di avere bisogno di essere rianimati piuttosto che di essere in grado di ordire attacchi nei confronti del Pd.

Il Partito democratico aretuseo in questa provincia è riuscito a farsi male da solo. Una decina di anni fa quasi tutti i sindaci del siracusano appartenevano al Pd mentre oggi se si escludono i Sindaci di Canicattini e Carlentini, nessun altro primo cittadino vi milita. L’elezione a segretario provinciale di Salvo Adorno, salutata come la svolta necessaria e dalle tante aspettative, è stata “sabotata” già al momento della proclamazione. Quindi ci troviamo di fronte ad un partito lacerato e polemico da almeno un lustro, o quantomeno da quando fu capace di eleggere un suo rappresentante, Giancarlo Garozzo, a Sindaco di Siracusa.

L’altro “aggressore” del Pd dovrebbe essere il Terzo polo. Bisogna riconoscere che il Sindaco Italia ha cercato di “influenzare” il congresso del suo ex partito, dando una mano a chi nel Pd lo ha sempre sostenuto, ma dopo a congresso finito, i democratici hanno fatto tutto da soli entrando nel tunnel delle polemiche e delle lotte intestine. Inoltre il sodalizio nazionale fra Calenda e Renzi a livello locale non esiste perché il rapporto fra il leader di Italia viva Giancarlo Garozzo e quello di Azione Francesco Italia è chiuso da tempo. Italia viva sarebbe al lavoro, con parte del Pd, per trovare una candidatura alternativa con relativa coalizione, a quella di Francesco Italia. L’obiettivo è quello di mettere assieme i movimenti della cosiddetta società civile con quelle forze politiche, o parti di esse, in grado di esprimere una seria alternativa alla coalizione che sostiene l’amministrazione comunale.

Una mano d’aiuto al Sindaco Italia ed a quella parte del Pd che vorrebbe sostenerlo nella ricandidatura, potrebbe venire dal Centrodestra. Può sembrare una situazione paradossale ma un Centrodestra unito e compatto come appare nei comunicati di questi giorni cioè con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Mpa e Udc-Nuova Dc e pronti a colpire come una sola   mano, polarizza lo scontro fra il Sindaco uscente e il candidato che sarà individuato, finora non lo è stato, dal Centrodestra. Viceversa una molteplicità di candidature nei due campi trasformerebbe il primo turno in una sorta di primarie delle varie coalizioni dagli esiti sicuramente incerti.

Lino Di Tommaso

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