Tutte le forze politiche hanno salutato con favore la nomina del Prefetto di Siracusa Giusi Scaduto a Commissario per la costruzione del nuovo ospedale.
L’intera delegazione parlamentare dei Cinque Stelle definisce “di alto spessore” la scelta del ministro della Salute Roberto Speranza, e in forte contrasto con i nominativi circolati in questi due mesi. Esponenti del Pd, Vincenzo Vinciullo, naturalmente l’onorevole Stefania Prestigiacomo di Fi, solo per citare i tanti che hanno voluto sottolineare l’avvedutezza della scelta, hanno espresso pubblicamente la loro soddisfazione per la nomina.
Perché questa unanimità di consensi da parte di una politica siracusana sempre litigiosa e pronta a puntare il dito contro avversari e qualche volta verso gli stessi alleati? La risposta è semplice: il Prefetto Scaduto rappresenta l’Istituzione che non permetterà a chiunque di trarre vantaggi politici o addirittura profitti dalla realizzazione dalla più importante opera pubblica, si parla di 200 milioni, che a memoria d’uomo si ricordi. Come dire che non ci saranno vantaggi né per la destra, né per il centro, né tantomeno per la sinistra.
Allora va tutto bene? Un’unica nota stonata è l’assenza da qualsiasi ruolo del Sindaco Italia. Parliamo sempre dell’ospedale del capoluogo e visto che ci si rifà continuamente alla costruzione del Ponte di Genova, c’è una considerazione da fare. Nella città ligure il Sindaco ha avuto un ruolo primario, perché non è accaduto lo stesso a Siracusa? Qualcuno insinua che è stato lo stesso Sindaco Italia a non volerlo avere non proponendo la sua figura come Commissario per le procedure atte a realizzare il nosocomio. Le forze politiche di Centrodestra ed i Cinque Stelle avrebbero accettato senza polemizzare aspramente la nomina del Sindaco Italia quale Commissario, visto che sono fuori dall’amministrazione cittadina?
Di fronte a simili rischi, una città spaccata in due, hanno avuto ragione il ministro Speranza e il Presidente Musumeci a scegliere la migliore soluzione possibile. Ai cittadini non resta che aspettare facendo i classici scongiuri affinché i tempi siano quelli genovesi, più o meno due anni. Il motivo è semplice, il vetusto “Umberto Primo” è già da tempo non all’altezza dell’ordinaria amministrazione, figuriamoci di un ‘emergenza quale è stata, ed è del Covid 19.
Lino Di Tommaso
