Amarcord azzurro, Siracusa il “Paradiso” di Amerigo

Nella foto Amerigo Paradiso con il figlio nell'ultima gara in azzurro del 31 maggio 1992

Ha debuttato in Serie A con l’Inter  il 12 aprile 1981, entrando in campo al 69′ della partita casalinga contro il Brescia, conclusasi sullo 0-0. Successivamente ha collezionato 36 presenze e 3 gol in Serie B con Foggia, Reggiana e Sambenedettese, ed altre 275 presenze e 67 gol nei campionati di terza serie, nell’arco di dodici stagioni, con 8 maglie diverse. A partire dal 2008 ha intrapreso la carriera di allenatore delle giovanili di Reggiana, Modena e Sporting Chiozza. Stiamo parlando di Amerigo Paradiso che ha miltitato nel Siracusa nelle stagioni 90-91 e 91-92. Per lui 70 presenze e 19 reti, ma soprattutto due stagioni indimenticabili come dallo stesso ex calciatore azzurro confermato.

” Il mio passato a Siracusa non passa inosservato nei ricordi calcistici più belli che abbia vissuto-esordiisce Paradiso- il primo anno è stato sufficiente, mentre nel secondo ho fatto un’ottima stagione. Sentivo molta fiducia nei miei confronti da parte del mister e dei tifosi, ho trascorso 2 anni splendidi. Ho conosciuto tanta brava gente,sono stato il primo a scegliere Ortigia come alloggio. Molti miei compagni erano scettici- continua l’ex attaccante azzurro- dopo due settimane eravamo tutti lì, a due passi da quella meravigliosa scogliera con vista mare mozzafiato. C’è da dire che Adriano(Cadregari ndr)insieme a Bonci ed Enzo Patania aveva creato un grande gruppo.Ci frequentavamo molto,stavamo bene insieme. Qualche aneddoto? Le trasferte erano un massacro,ma i nostri poker ci alleviavano il viaggio. Il più scarso era il mister e quando perdeva non pagava mai. Mino(Bizzarri ndr) e Rondini fumavano 100 sigarette,il pullman era una ciminiera, ma era un divertiemnto con tante risate. L’ultimo anno invece, avevamo affittato una villa a Fontane Bianche,ogni lunedì stavamo tutti insieme con le mogli e fidanzate che cucinavano. Facevamo le scommesse sui ritardi agli allenamenti di Adriano,che poi arrivava in ciabatte. Tornando al calcio, il gol più bello lo feci contro il Fano(9 febbraio 1992 ndr)assist di Fabietto Lucidi  ed io con un pallonetto superai il portiere. Altra grande emozione il ritorno a Siracusa con la maglia dell’Avellino(30gennaio 1994 ndr),mamma mia quanti applausi quando entrai in campo.Siracusa è rimasta nel mio cuore, sono stati 2 anni meravigliosi e io non dimentico”..