
Con l’uscita di scena della famiglia Cutrufo e l’avvento di una nuova dirigenza, si è dunque aperto un altro capitolo del Siracusa calcio. C’è naturalmente tanta curiosità nei tifosi che attendono di conoscere i programmi societari e i volti degli uomini che hanno preso in mano le redini del sodalizio azzurro, fatta eccezione per Salvo Montagno che ha già ufficiliazzato la sua presenza nel nuovo sodalizio.
“Siamo in attesa di avere tutta la documentazione dal Marina di Ragusa – spiega il dirigente – per poter comporre l’organico che sarà poi protagonista nella prossima stagione. La nostra trattativa è stata avviata esclusivamente con Gaetano Cutrufo ma siamo ad oggi in attesa di ricevere l’ok dalla Figc per il completamento dell’iter, la regolarità delle liberatorie dei tesserati del Marina di Ragusa, poiché in assenza di documentazione, capirete bene che non sarà possibile intraprendere una stagione che per quanto stimolante e suggestiva, sarebbe troppo rischiosa senza alcuna certezza. Tuttavia siamo certi che l’iter si sistemerà, ma volevo altresì precisare che in questa fase non sto ricoprendo il ruolo di presidente come riportato da alcuni, sono soltanto uno dei soci che ha coordinato la trattativa. Non sono stati delineati ruoli, proprio in virtù di quanto sottolineato poco fa: fino a quando non ci sarà certezza, non potremo definire organici societari e tecnici. Abbiamo solo voluto che si rendesse noto quello dell’allenatore, nella persona di Roberto Regina, per fare in modo che lo stesso potesse già muoversi per tempo visti i ritardi accumulati nella preparazione della nuova stagione, che però non possono certo essere addebitati al nostro gruppo. Noi siamo soltanto in attesa, e lo ribadiamo, che la documentazione depositata sia regolare e che della stessa se ne abbia visione e copia. Attendiamo infine l’ufficialità da parte degli organi federali e non possiamo ancora una volta che ringraziare Gaetano Cutrufo che ha operato bene e con passione visti gli sforzi economici compiuti in questi anni. E per tale motivo dispiace ancora oggi leggere o sentire critiche nei confronti dell’uno o dell’altro, quando le nostre uniche volontà sono sempre state e saranno, il bene del Siracusa Calcio”.
I tifosi più anziani ricorderanno ancora Montagno nelle vesti di dirigente, dal ’91 al ’95, e anche presidente del club azzurro che sfiorò la promozione in serie B perdendo lo spareggio con l’Avellino e poi chiuse i battenti.
“Nella parte finale della stagione ’94/’95 rimasi da solo al timone della società azzurra – ricorda – assieme al tecnico e alla squadra. Mi sobbarcai tutte le spese per permettere alla squadra di disputare lo spareggio con gli irpini e chiudere la stagione”. Purtroppo non arrivò la promozione e nell’estate del ’95 il glorioso club azzurro chiuse definitivamente i battenti. “Una stagione controversa – replica Montagno – che meritava un finale differente. Ho ancora tanta amarezza per quello sfortunato spareggio e per il successivo fallimento del vecchio sodalizio. Adesso sono tornato e lo faccio perchè la passione non è mai venuta meno. Quando ho capito che Gaetano Cutrufo stava per lasciare mi sono subito imposto di fare qualcosa, al pari di altre persone altrettanto appassionate di calcio che presto saranno rese note”.
L’unico nome certo è quello del tecnico che guidarà la squadra nel prossimo campionato di Eccellenza.
“Si è deciso all’unanimità di puntare su Roberto Regina, ex giocatore azzurro – spiega il dirigente – persona che conosco molto bene e stimo anche come tecnico. E’ preparato ed ha un forte carisma sui giocatori. Riteniamo che possa svolgere un ottimo lavoro”.
Montagno anticipa gli obiettivi prioritari che intende perseguire il Città di Siracusa, nome adottato dal nuovo sodalizio. “Prioritario per noi dirigenti – spiega – è creare una società organizzata ed efficiente con un proprio settore giovanile curato da tecnici qualificati con un preparatore atletico e un nutrizionista, partecipare ai tornei federali Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Juniores. La società dovrà essere una palestra di vita per i nostri ragazzi. Vogliamo riportare la gente allo stadio e riaccendere la passione nei giovani per la maglia azzurra. E’ previsto l’ingresso libero allo stadio per i ragazzi sino ai 13 anni di età, per le donne e le persone disabili che avranno dei posti riservati. Siamo, insomma, alimentati da una grande voglia di fare. Ci servirà il supporto dei tifosi e il coinvolgimento di altri imprenditori per attuati i nostri progetti”.
Pino Camilli