Ortigia,dimenticare Trieste e ottenere il quinto posto

Nella foto Mfsport, il tecnico Stefano Piccardo

Un mese dopo l’ultima giornata della stagione regolare, il campionato di Serie A1 riparte e si avvia verso la fase conclusiva, quella dei verdetti. Questo fine settimana, infatti, scattano i play-off e i play-out. L’Ortigia sarà impegnata nelle gara 1 di semifinale dei play-off per il 5° posto, ultimo piazzamento utile per centrare la qualificazione in Euro Cup.

I biancoverdi, domani pomeriggio alle ore 15.00, alla “Paolo Caldarella” (diretta streaming sulla pagina dell’Ortigia), affrontano lo Sporting Quinto. Piccardo dovrà rinunciare a Ferrero, ancora alle prese con un problema alla spalla. L’Ortigia, in virtù del quinto posto conquistato nella regular season, in caso di parità nei due confronti, giocherebbe la bella in casa (stessa cosa in caso di finale).

Alla vigilia, Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia, ha parlato della condizione della squadra: “Arriviamo a questo impegno dopo un mese di sosta e questo sarà l’aspetto più difficile di questo inizio di play-off. Saremo senza Ferrero, che è infortunato e non parteciperà alla partita di domani, e abbiamo un paio di giocatori con qualche acciacco fisico. Però, per il resto abbiamo lavorato bene in queste ultime tre settimane, sia sotto l’aspetto della preparazione fisica sia sotto quello del nuoto. Quindi, da questo punto di vista stiamo bene. Siamo pronti”.

Il tecnico biancoverde non si fida del Quinto, formazione in crescita e con diversi giocatori di esperienza e qualità: “Il Quinto è una squadra ben strutturata, con due ottimi mancini come Nora, che ha giocato diverse finali scudetto, e Panerai. Hanno un giocatore di alto livello in posizione 4, che è Figari; in porta c’è Pellegrini, il secondo portiere della Nazionale nella recente World League, poi hanno un altro ottimo giocatore come Guidi, che ha vinto la medaglia d’oro con l’Italia alle ultime Universiadi. Senza dimenticare Ravina e Gitto. Una squadra molto insidiosa. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, a costruire il nostro gioco e interpretare la partita nel miglior modo possibile”.