Le pagelle azzurre.C’è tanto da lavorare, ok Turati e Tomei

La disamina del tecnico, a fine gara, è stata lucida e ha messo in evidenza il fatto che la squadra, risultato a parte, deve lavorare tanto.Molti elementi sono ancora alla ricerca della migliore condizione, e contro una squadra in 10 e senza i suoi uomini migliori, gli azzurri avrebbero potuto gestire meglio la partita.

Tomei 6.5: E’ un portiere che incute timore a compagni e avversari. Sempre reattivo, superbo nell’intervento su Ricciardo alla fine del primo tempo.

Parisi 6: Al suo esordio in azzurro, ci mette del tempo per prendere le misure, ma nel complesso tiene bene la posizione anche se manca in fase propositiva.

Mucciante 5,5: Alla ricerca della migliore condizione, gioca sfruttando la grande esperienza. Spesso fuori tempo, si becca un cartellino giallo.

Turati 6,5: E’ il solito baluardo difensivo che sbaglia poco e tiene a galla l’intero reparto.Anche lui, vista la stazza, è alla ricerca di una migliore tenuta, ma rimane una sicurezza.

De Vito 6 : Svolge il compitino con diligenza e tiene a bada gli esterni calabresi più incisivi nella prima mezz’ora. Come per Parisi, ci si aspetta di più in fase di attacco.

Giordano 5: All’occasione capitano, Carmine non gioca una delle sue migliori partite con troppi disimpegni errati. Gara più di sostanza con pochissimi acuti.

Palermo 5: Vince il ballottaggio con gli altri due centrocampisti, ed è la sorpresa della giornata. Prova decisamente incolore, si mette in mezzo a fare legna ma
non incide.

Sandomenico 5,5: Avvio promettente, gioca a sprazzi. Da poco con i nuovi compagni, cerca di mettere al servizio della squadra le sue grandi doti tecniche ma con scarsi risultati.In avvio di secondo tempo sbaglia una ghiotta occasione.
(68′ Mangiacasale 5): negli oltre venti minuti a disposizione combina ben poco, non sfruttando gli spazi concessi dai silani.

Catania 6: prova di sostanza per il numero dieci azzurro. Si mette al servizio della squadra, guadagna tanti falli, deve
migliorare l’intesa con Sandomenico e Mancino.

Mancino 6: Ha il merito di aver regalato il primo successo agli azzurri con un colpo da biliardo. Nel complesso incide poco, ma la sua classe non si discute. Gioca da esterno, ma a 33 anni magari sarebbe più letale vicino all’area di rigore.

(78′ Mazzocchi s.v)
Scardina 5: Vince il ballottaggio con Mazzocchi, solita prova generosa ma quasi mai pericoloso.

(/5′ Bernardo 5): Appena arrivato Bianco gli regala quasi 20′ nel corso dei quali rimedia solo qualche colpo in faccia.

Bianco 6: Alla sua prima vittoria da allenatore di serie C, con molta onestà, a fine gara, ha ammesso che la squadra non ha disputato una bella prestazione. Deve ancora trovare la quadratura e i giusti accorgimenti. Da rivedere alcune scelte a centrocampo, settore in cui, soprattutto,
il tecnico dovrà lavorare molto.