La destra a Siracusa: ascesa dei Cannata, i dubbi di Vinciullo

Il non scioglimento del Comune di Avola e la scelta dell’ex parlamentare Vincenzo Vinciullo di aderire ad uno dei movimenti di destra, giocano un ruolo determinante nei nuovi equilibri del centrodestra siracusano dopo lo status quo dei mesi scorsi.

La spada di Damocle del paventato scioglimento del Comune di Avola aveva fermato l’ascesa dei Cannata, il sindaco Luca e la sorella Rossana, deputata regionale, in Fratelli d’Italia. Liberati da questo peso, che aveva portato alla prudenza anche i dirigenti nazionali e regionali del partito, i due Cannata possono ragionevolmente ambire ad un ruolo di primo piano nel partito, che hanno scelto dopo avere abbandonato Fi.

La prudenza ha consigliato all’ex parlamentare Vincenzo Vinciullo di resistere alle sirene di Fratelli d’Italia e della Lega di Salvini per aderire ad uno dei due movimenti. Perché tanta prudenza in giro? In gioco ci sono le prossime elezioni nazionali. FdI e Lega non hanno parlamentari nazionali siracusani e visto che i sondaggi li danno come partiti vincenti, è ovvio che ci sia una vera e propria corsa per ottenere un posto in prima fila in queste due formazioni.

Luca Cannata alle scorse europee ha raccolto ben ventimila preferenze, questo exploit fa del sindaco di Avola il candidato ideale per il parlamento nazionale. Cannata è in grado di trascinare Fratelli d’Italia ad ottenere quel seggio parlamentare già ottenuto dalla Destra nella nostra provincia in passato. Basti pensare a Nicola Bono e Fabio Granata, più volti eletti al Parlamento nazionale nei decenni scorsi. E’ chiaro che Vinciullo sarebbe poco propenso a entrare in Fratelli d’Italia perché sarebbe escluso in entrambe le postazioni parlamentari, essendo già occupate. Allora l’ex presidente della Commissione bilancio dell’Ars, potrebbe accettare di spendersi per Fratelli d’Italia solo se la sua candidatura a sindaco di Siracusa fosse supportata dal partito della Meloni. In questo caso ci sarebbe da fare i conti con Forza Italia che sin dal lontano 94, ha ottenuto la candidatura a sindaco del capoluogo. E’ poco probabile che l’onorevole Stefania Prestigiacomo rinunci per passare il testimone ad un esponente di Fratelli d’Italia.

Se aderisse alla Lega, Vinciullo troverebbe meno ostacoli alla sua candidatura parlamentare o a sindaco del capoluogo. In questo caso le problematiche sarebbero di altro tipo. La politica siracusana è rimasta colpita dall’abile mossa del sindaco di Palazzolo Salvatore Gallo, di stringere rapporti diretti con Matteo Salvini e con i big della Lega nel corso della visita a Palermo lunedì scorso dell’ex ministro dell’Interno. Questa mossa ha messo in secondo piano i protagonisti dell’adesione alla Lega di Gallo, il commissario provinciale leghista Leandro Impelluso  e il responsabile organizzativo regionale Massimo Gionfriddo. Quest’ultimo è vicino all’ex parlamentare forzista Roberto Centaro. Secondo i rumors regionali, Centaro sarebbe stato indicato come prossimo assessore siciliano al Turismo e alla cultura in quota Lega. L’ingresso fra i salviniani di Vinciullo darebbe all’ex parlamentare regionale qualche chance per tornare a Sala d’Ercole mentre diminuirebbero le probabilità di vedere Vinciullo candidato a sindaco di Siracusa.

In questo momento è scattata una vera e propria corsa fra gli esponenti del vecchio centrodestra siracusano per riposizionarsi all’interno dell’area di Destra, considerata vincente. Salire sul carro del vincitore è uno sport diffuso anche in queste contrade.

Lino Di Tommaso

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