Gli elettori confermano la fiducia a Pippo Gianni a Priolo e Rocca a Portopalo nonostante i guai giudiziari

I riflettori puntati sulle elezioni comunali di Siracusa hanno messo in ombra quelle negli altri centri della provincia dove si è votato con il sistema uninominale. Le urne hanno decretato che Pippo Gianni è il sindaco di Priolo, Salvatore Gallo di Palazzolo Acreide, Daniele Lentini di Francofonte, Rachele Rocca di Portopalo, Michele Carbè di Buscemi e Alessandro Caiazzo di Buccheri.

A parte Daniele Lentini, dirigente provinciale e regionale dell’Udc, si tratta di esponenti politici non riconducibili a partiti e soprattutto di amministrazioni eterogenee e civiche nel senso proprio del termine, non riconducibili quindi agli schieramenti tradizionali. Non si è trattato di esiti scontati soprattutto alla luce del fatto che Pippo Gianni ha subito l’arresto per un procedimento giudiziario riguardante il suo incarico solo qualche mese fa e la stessa sorte ha subito Rachele Rocca nel suo incarico di consigliera comunale di Portopalo. Gli elettori di questi due centri non hanno dato credito alle inchieste della Procura della Repubblica di Siracusa e riaffermato la loro fiducia ai due esponenti politici che adesso sono diventati sindaci di Priolo e Portopalo.

Il caso più clamoroso è quello di Pippo Gianni che ha avuto la meglio sul filo di lana sullo sfidante principale Alessandro Biamonte, mentre è solo terza Michela Grasso da tanti ritenuta la favorita. Il Centrodestra può ritenere di avere avuto la meglio visto che la gran parte dei sindaci eletti è considerato di area ma le vicende e le dinamiche politiche di questi piccoli centri consigliano prudenza nell’attribuzione dell’appartenenza a questa o quella coalizione.

Lino Di Tommaso

SHARE