Galfano: “Allenatori scelti per il nome non per l’esperienza”

Angelo Galfano, marsalese di nascita ma siracusano d’adozione, è uno dei pochi personaggi nel mondo del calcio che parlano senza troppa paura. Ha accettato di sedere sulla panchina di una squadra che ha fatto la storia del calcio siciliano: il Licata. Ripartirà dall’Eccellenza il tecnico che ha grandi ambizioni come la società agrigentina.

Mister, partiamo dalla sua esperienza in maglia azzurra. Ha giocato per anni, quali sono i calciatori, con cui ha giocato, che l’hanno impressionata di più dal punto di vista tecnico?

Nelle mie tre stagioni che ho giocato a Siracusa,i giocatori che dal punto di vista tecnico mi hanno impressionato di più sono stati:Giovanni Grande, Paolo  Cucurnia,Giovanni Rappa,Pino Cristiano, Pannitteri Ciccio,Diego Spinella, e Pasquale Marino. Qualcuno sicuramente sarà sfuggito.

Quale è la partita giocata con il Siracusa che non scorderà mai e perché?

Una delle partite che ricordo con immenso piacere, è quella giocata con l’Ischia e vinta 1-0 al 90’con goal di Spinella  ma quella che non dimenticherò mai, è stata l’amichevole con l’Inter,dove ho realizzato una rete.

Molte squadre che militano nei campionati professionistici hanno scelto allenatori alla prima esperienza. A Bari, ad esempio, è andato Fabio Grosso, proveniente dalla Primavera della Juve, anche il Siracusa ha seguito la linea verde così come la Fidelis Andria che ha scelto Loseto. Non era così quando ha iniziato da allenatore. Come mai questo cambiamento?

Le società in questo momento scelgono allenatori con poca esperienza ,solo perché hanno un nome per avere giocato in serie A, ma sono convinto che molti pagheranno la loro l’inesperienza, costringendo le società a cambiare.

Lei, ora è sulla panchina del Licata. Quali sono gli obiettivi che le ha dato la società?

Ho scelto Licata perché è una grande piazza con un’ottima società, e quindi ci sono tutti i presupposti per un progetto importante.