Cittadella dello sport e Comune, siamo alle solite. La Sikelia Waterpolo rompe gli indugi

La piscina Paolo Caldarella della Cittadella dello sport

Una situazione atavica e paradossale che continua a mettere in difficoltà famiglie e giovani siracusani. L’ennesima lettera che, per dovere di cronaca, pubblichiamo arriva dalla Sikelia Waterpolo a firma del suo massimo dirigente, Franco Guglielmo.

Il Presidente lamenta l’inadeguatezza da parte del Comune  nella gestione di uno dei fiori all’occhiello(una volta) dell’impiantistica sportiva cittadina, la Cittadella dello Sport-

“Sono trascorsi quasi 9 mesi da quando l’amministrazione comunale è subentrata nella gestione della Cittadella dello sport, in base almeno a quanto riferitoci dall’Ortigia con mail del 17 febbraio- scrive Guglielmo- ed è questa già una prima anomalia nel modo di approcciarsi del nuovo gestore pubblico nei rapporti con le società che da anni utilizzano gli impianti per favorire l’attività agonistica e non di tantissimi giovani. Perché a tutt’oggi nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta in ordine a questa rilevante novità. E, si badi bene, non si tratta di un incidente, non secondario, di percorso. Perché l’amministrazione comunale, e per essa, l’assessorato allo sport, non solo si è guardata bene, in tutti questi mesi, dal dare le dovute, tempestive ed esaurienti informazioni, ma ha, altresì, pervicacemente, omesso di darle anche quando le sono state formalmente e ripetutamente richieste. Ad oggi, per quanto ci riguarda, sono ben 12 le mail inoltrate, con posta certificata, a nessuna delle quali si è ritenuto di dare il benchè minimo riscontro! Eppure non chiedevamo e chiediamo nulla che non riguardasse le nuove modalità gestionali”.

Ma come risolvere il problema e cosa intende fare l’amministrazione comunale?

Guglielmo pone l’accento su come l’Assessore allo sport intendesse ed intenda rimediare al malfunzionamento della caldaia principale che non garantisce il rispetto della temperatura necessaria in acqua nella vasca grande e la possibilità di fruire delle docce. Come rendere agibile la vasca piccola coperta, chiusa da tempo per non meglio specificati problemi strutturali e come intenda assegnare gli spazi acqua, a distanza di quasi tre mesi dalla scadenza del relativo bando.

“Insomma, in definitiva, chiedevamo-continua il dirigente- e chiediamo di avere contezza riguardo al modo in cui l’amministrazione comunale intende gestire la Cittadella dello sport, sia pure limitatamente alle attività natatorie. L’unica opportunità di confronto l’abbiamo avuta in data 20 settembre, quando abbiamo avuto modo di incontrare ufficialmente e per la prima (e unica!) volta, a seguito di nostre pressanti richieste, il nuovo assessore allo sport, che si è limitato a prendere atto delle divergenze tra le richieste formulate dalle società in ordine agli spazi acqua, a delineare fumosi programmi, ad assumere impegni rimasti, naturalmente, lettera morta. Le conseguenze di tutto ciò sono evidenti agli occhi di tutti: l’attività natatoria si svolge in modo estemporaneo utilizzando, talora in modo conflittuale, gli spazi acqua sulla base dell’interpretazione che ogni società attribuisce alle contraddittorie informazioni che ciascuna è in grado informalmente di acquisire e confidando, giorno dopo giorno, solo nella clemenza del clima. Di fatto, alla data odierna, nessuna società è stata messa in grado di programmare la propria attività e, conseguentemente, di assicurare ai ragazzi, che pure ne avrebbero tutto il diritto, di accedere regolarmente agli impianti e di fruirne in modo soddisfacente. Non era mai accaduto in decenni di gestione che si arrivasse a registrare tali gravi disservizi, neanche nel pur criticabile periodo della recente conduzione privatistica!

Ben altre erano le aspettative, in parte alimentate, che hanno accompagnato la determinazione di questa amministrazione comunale di tornare a gestire direttamente la Cittadella. Se queste sono le avvisaglie c’è ben poco di che rallegrarsi. Se l’assessore allo sport non è in grado, anche per responsabilità non direttamente a lui imputabili, di assicurare una corretta ed efficace interlocuzione con le società sportive, ne prenda atto. Se questa amministrazione non è in grado, come pare, -conclude Guglielmo- di assicurare una ordinaria e soddisfacente gestione, prenda in considerazione, e con sollecitudine, la opportunità di affidare a terzi, che siano in grado di fornire adeguate garanzie, la responsabilità della conduzione di un impianto un tempo fiore all’occhiello di questa città”.