Siracusa,caso Verga plesso Mazzini: la risposta di Michele Mangiafico

Non si è fatta attendere la risposta del leader del movimento “Civico 4”, Michele Mangiafico, a una nota del personale docente dell’ex Istituto Verga  plesso Mazzini di via Madre Teresa di Calcutta.

“In relazione alla nota del personale docente del plesso “Mazzini” di via Madre Teresa di Calcutta oggi diffusa dagli organi di informazione in relazione alla questione della cancellazione del codice meccanografico dell’istituto comprensivo “Giovanni Verga” della nostra città, corre l’obbligo, in premessa, ringraziare per l’attenzione e la sensibilità verso l’iniziativa intrapresa da parte del sottoscritto lo scorso venerdì. L’iniziativa non riguarda l’istituto comprensivo “Nino Martoglio” di Siracusa, né i docenti, il personale amministrativo e la sua dirigente, che non sono oggetto dell’esposto depositato presso la Procura della Repubblica di Siracusa con identificativo 2023/0420017 del 22/09 e peraltro pubblico in quanto trasmesso a tutti gli organi di informazione della nostra provincia, né sono oggetto della diretta social con cui è stato presentato l’esposto. A tutti loro va l’augurio di buon lavoro e a tutti coloro che conosco personalmente, in particolare per la vicenda che ha riguardato, invece, l’istituto comprensivo “Giovanni Verga” rinnovo stima e incoraggiamento, ancor più per il delicato percorso degli anni a venire, che prefigurano il rischio di nuove e ancora più dolorose soppressioni, com’è noto. Di contro -continua la nota- la nostra iniziativa riguarda l’irregolare cancellazione del codice meccanografico SRIC802005, che rappresentava la carta di identità dell’istituto comprensivo “Giovanni Verga”, rispetto alla cui cancellazione la sentenza 297/2023 del Tar e l’ordinanza del CGA del 15/09 ne hanno sospeso l’efficacia. Dunque, il contenitore di via Madre Teresa di Calcutta, che ospitava uno dei plessi afferenti al codice meccanografico SRIC802005, non ha aperto come Istituto comprensivo “Giovanni Verga”, ma con uno dei nuovi codici che in data 06/03/2023 sono stati dati dall’ufficio scolastico provinciale (leggasi provvedimenti n. 2816 e 2825) ad uno degli istituti “accorpanti”, ovvero SRAA80508R oppure SRMMM80502P, ma non è il “Giovanni Verga”. Rispetto e comprendo l’importanza del “quieto vivere”, che tuttavia a volte è una condizione che viene raggiunta attraverso un percorso irregolare e intendo distinguere il “quieto vivere” dal “percorso”, che è in questa fase l’unico oggetto della nostra iniziativa. Dispiace essere accusati di mistificare la realtà perché la realtà è questa, pur augurando a tutte le famiglie i cui figli sono ospitati in questo plesso il meglio per loro e per il futuro dei bimbi. Ma oggetto della nostra iniziativa è altro e riguarda la richiesta agli inquirenti di accertare se la situazione che si è determinata e che non risponde né ai criteri del Decreto Assessoriale 1351/2022 né ad alcun decreto di dimensionamento di soppressione perché l’unico partorito il 20/01/2023 ha perso efficacia, possa essere stata causata da illegittimi comportamenti di coloro che non solo non hanno correttamente applicato le disposizioni normative indicative dei requisiti, ma hanno successivamente disatteso le statuizioni dei Tribunali aditi. Da questo punto di vista, condivido il rispetto che il personale docente manifesta nei confronti delle sue sentenze che va evidentemente declinato nella loro ottemperanza dalle istituzioni competenti, perché il rispetto non è un principio astratto ma necessita di atti concreti. In questa vicenda, come in tutte quelle che affronto quotidianamente, non traggo, personalmente, alcun vantaggio né familiare, né economico, né tanto meno personale, per cui auguro non mi venga attribuita più alcuna accusa di “speculazione”. Sono grato-conclude Mangiafico- invece, per l’opportunità di confronto che questa nota ha consentito. E’ interesse della città la difesa di ogni autonomia scolastica, non solo quella che è oggetto dell’esposto alla Procura della Repubblica, ma anche di ogni altra che, ritengo, possa essere messa a rischio a partire dal prossimo autunno e a seguito delle nuove normative e che mi vedrà, anche in quelle occasioni, in trincea. Un caro augurio a tutti i docenti, al personale amministrativo e alla dirigente della “Martoglio” di un buon lavoro.”