Siracusa-Lecce, le pagelle

Malgrado il buon primo tempo è arrivata l’ennesima sconfitta, la quarta in sei partite. Nel secondo tempo la squadra non è riuscita più ad essere incisiva denotando un preoccupante calo fisico. 

Santurro 7: nonostante i due gol presi, il portiere azzurro è stato all’altezza della situazione. Ha mostrato tanta sicurezza tra i pali e alcuni interventi importanti nel corso della partita, due particolarmente impegnativi nel primo tempo su Ciancio e Torromino: del tutto estraneo nei due gol pugliesi.
Filosa 6: buon esordio e prestazione confortante, sino a quando è stato in campo ha mostrato sicurezza e buona intesa con Turati, poi la sostituzione per affaticamento tra gli applausi dei tifosi; (dal 64’ Pirrello 4: è entrato sullo 0-0 e dopo pochi minuti da una sua incertezza è scaturito il gol dell’ex Mancosu che ha portato in vantaggio il Lecce;
Baiocco 6: solito grande impegno e tante generosità del capitano azzurro, dalla sua anche qualche efficace recupero in difesa;
Turati 6,5: è cresciuto notevolmente il suo rendimento, si è attivato con molta attenzione nella zona centrale della difesa, ma ha anche tentato qualche intelligente sortita in avanti. Gli è stato pure annullato un gol non esente da dubbi.
Longoni 5,5: un buon primo tempo con alcune importanti proiezioni, mentre nel secondo è calato visibilmente.
Giordano 6: tanto lavoro a centrocampo, ma meno efficace e brillante rispetto alle precedenti gare. Alla fine è uscito esausto dal campo.
Talamo 5: il centravanti continua a deludere. L’impegno c’è ma non attacca mai la profondità e questo facilita il disimpegno dei difensori avversari, poco dialogo coi compagni; (dal 61’ Dezai) 5.5: ha dato più vivacità nella fascia sinistra, senza però mai riuscire ad incidere;
Catania 5.5: è cresciuto il suo rendimento in campo, anche il dialogo coi compagni, ma è ancora discontinuo;
Sciannamè 5,5: si è limitato a tenere sotto controllo il pericoloso Doumbia con buoni risultati, ma si è visto raramente in fase di costruzione;
Spinelli 7: grande partita del centrocampista argentino. Ha corso con continuità e ordine per 90’, cucito il gioco della sua squadra e distribuito un gran numero di palle ai compagni: se avesse segnato all’83’ sarebbe stata una partita impeccabile;
Brumat 7: grande partita sia in fase difensiva che nelle ripartenze, è entrato spesso nel vivo delle giocate e dato spinta alle ripartenze degli azzurri.

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