Primo terremoto post elettorale: Romano si è dimesso da segretario cittadino del Partito Democratico

Santino Romano, segretario cittadino del Partito Democratico, si è dimesso. Più che la sconfitta elettorale della coalizione progressista capitanata dal Pd e dai Cinque stelle, ormai da considerarsi metabolizzata, ha pesato il dibattito interno di questi giorni nel partito se appoggiare il sindaco uscente Francesco Italia al ballottaggio oppure restare fuori dalla sfida elettorale Messina-Italia.

Santino Romano è stato fra i principali sostenitori della creazione di una coalizione alternativa a quella di Italia come frutto dell’uscita del Pd dalla giunta e dalla maggioranza che ha sostenuto il sindaco in questi anni. Romano nel documento ufficiale inviato ai segretari nazionale e regionale e al commissario provinciale del Partito Democratico non punta il dito contro quella parte di partito, a partire dal deputato regionale Tiziano Spada, che ha sempre dialogato con Italia. Romano si sofferma più sulle cose positive che hanno caratterizzato la campagna elettorale e su quanti si sono spesi in questa avventura, ma il disappunto per il mancato raggiungimento dell’obiettivo “ballottaggio” è evidente.

Sull’amministrazione comunale guidata da Francesco Italia il Pd si è spaccato a metà, basti pensare che i due assessori, Andrea Buccheri e Andrea Firenze, espressione di due importanti aree piddine, sono stati candidati con il sindaco uscente a dimostrazione come la decisione di rompere con Italia non sia stata accolta all’unanimità dal partito.

E’ ovvio che Santino Romano non può essere la persona che cambia opinione e posizione all’improvviso di fronte alla virata da 180 gradi del Pd se dovesse apparentarsi con il sindaco uscente seppure con la motivazione politica che non bisogna lasciare la città in mano alle destre. L’onestà politica e intellettuale di Santino Romano è tale che ha preferito dimettersi piuttosto che prestarsi a quella che sembra essere una mossa politica già scritta.

Lino Di Tommaso

SHARE