Marziano furioso per la scelta di Barbagallo di andare alla Camera tagliando fuori Glenda Raiti

Bruno Marziano non ha preso bene la mossa di Anthony Barbagallo, segretario regionale del Partito Democratico, di optare, dopo una lunga riflessione durata oltre mesi, per la Camera dei deputati. Se Barbagallo avesse scelto l’Assemblea regionale siciliana, il seggio alla Camera sarebbe stato della siracusana Glenda Raiti vicina all’ex assessore regionale.

Marziano, piuttosto arrabbiato per la mossa di Barbagallo, ha scritto una polemica lettera aperta indirizzata ai vertici nazionali, regionali e locali del Pd: “Abbiamo appreso, per vie assolutamente informali (un’intervista televisiva) e non attraverso una comunicazione interna al partito, della tua decisione di optare per il seggio alla Camera dei deputati.
riteniamo che tu sia consapevole della ricaduta di questa scelta che ancora una volta priva la provincia di Siracusa e il Partito Democratico della provincia di un suo rappresentante riconosciuto ed espressione degli elettori della provincia stessa. Certo non è questo il risultato che si aspettavano gli elettori del PD della provincia che hanno votato il partito in una percentuale molto più alta che nel resto della Sicilia sperando nell’elezione di un proprio rappresentante del territorio.
con questa scelta peraltro, unitamente a quella annunciato nella stessa intervista televisiva, di rimanere a svolgere il ruolo di segretario regionale, condanni il partito per i prossimi anni ad una attività a scartamento ridotto poiché solo un Superman può pensare di svolgere Contemporaneamente la funzione di segretario regionale, che si sviluppa soprattutto a Palermo, di deputato nazionale, attività che si esercita soprattutto a Roma, vivendo a Catania e dovendo rappresentare le esigenze di tre province importanti come Catania Siracusa Ragusa”.
Bruno Marziano coglie l’occasione per fare il confronto fra quanto non avrebbe fatto in questi mesi Barbagallo e quanto sta facendo il senatore Antonio Nicita, commissario provinciale del Pd: “Ne sono un esempio i primi mesi di attività politica romana. La nostra provincia è stata ed è investita da drammatici problemi che riguardano la prospettiva della sua economia e il suo futuro come grande polo industriale e non c’è un solo atto o una sola dichiarazione del segretario regionale in merito. Per nostra ventura questo ruolo lo sta svolgendo in modo eccellente ed oltre ogni nostra più ottimistica aspettativa il senatore Nicita con le sue numerose iniziative che hanno evitato che tali problematiche fossero appannaggio esclusivamente dei rappresentanti del centro destra. Non a caso abbiamo fortemente voluto, con una richiesta esplicita alla segreteria nazionale, la sua nomina a commissario provinciale del partito”.
L’ultima bordata di Marziano a Barbagallo riguarda le iniziative per il congresso nazionale del Pd: “In Sicilia non si è fatta una sola iniziativa sul processo costituente e sulle primarie per l’elezione del nuovo segretario nazionale se non quelle organizzate dai singoli candidati mentre non si avverte la  voce e l’iniziativa del partito sulle vicende scandalose che stanno riguardando il governo regionale e la sua maggioranza di centrodestra”.

Lino Di Tommaso

 

 

 

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