Insieme e’ piu’ bello, il rugby a portata di tutti

Un ulteriore tassello verso quel progetto multidisciplinare che ne ha contraddistinto dal suo inizio il suo percorso. Grande soddisfazione manifestata del Presidente dell’ASD Inclusione in movimento Siracusa Aps, Gaetano Migliore,il quale annuncia l’accordo di collaborazione con l’ASD ArcHimete Rugby di Siracusa per lo svolgimento dell’attività sportiva Rugby Integrato.
“Inclusione in Movimento crede fortemente nell’idea che l’attività motoria e sportiva possa contribuire in maniera determinante al benessere psicofisico della persona- commenta Migliore che ricopre anche l’incarico di responsabile dello sport paralimpiso del Comitato provinciale Aics Siracusa Aps- lo sport favorisce strategie inclusive ed
educative che valorizzano il piacere del movimento e dello star bene insieme. Il nostro percorso si muove su questa direzione, realizzare partnership ed un lavoro di rete. Il nostro obiettivo è quello di creare opportunità non solo per i ragazzi, ma con i ragazzi e quindi avere una prospettiva del fare insieme. Tutto questo porta a promuovere esperienze di uguaglianza, parità ed equità, rafforza le relazioni sociali e favorisce il benessere e il miglioramento della qualità della vita dei singoli e delle comunità”.

Una realta cittadina attenta alle dinamiche sociali, l’Asd Archimete Rugby Siracusa attraverso il suo massimo dirigente, Lusiana Saitta,evidenzia l’importanza della sinergia che avrà sicuramente un forte impatto per i ragazzi e le famiglie”.
“Siamo orgogliosi e molto entusiasti di intraprendere una collaborazione con l’A.S.D. Inclusione e Movimento-spiega Saitta-una sinergia nata da subito per i valori condivisi e la voglia di promuovere lo sport come strumento educativo, di integrazione ed inclusione, è solo attraverso il lavoro di squadra che si diventa grandi. Il nostro obiettivo è quello di dare il più possibile l’opportunità di scendere in campo a ragazzi e ragazze con disabilità e/o disturbi psichici, intellettivi, dello spettro autistico e comportamentali, insieme a ragazze e ragazzi normodotati, attraverso una metodologia multidisciplinare inclusiva. Meno differenze e più diversità è il messaggio che vorremmo dare perché lo sport, ed in particolare modo il rugby, è per tutti”.