Appare lontana la soluzione alla crisi politica che ha investito la giunta comunale di Siracusa dopo il disimpegno di Italia Viva e Partito Democratico.
Il Sindaco Italia, complice il Ferragosto, non ha ancora deciso il da farsi. I partiti invece sono già al lavoro per determinare la via politica da seguire. La disponibilità del Partito Democratico a dialogare con le altre forze politiche, per dare vita ad un governo della città sul modello nazionale presieduto da Mario Draghi, è accolta solo in minima parte dai partiti del Centrodestra a cui era indirizzata cioè Forza Italia e Lega, mentre Fratelli d’Italia è contraria a qualsiasi interlocuzione con i Dem.
“Siamo compiaciuti che il Partito Democratico abbia preso, finalmente, le distanze da questa Amministrazione Comunale fallimentare che, a causa della sua assoluta inadeguatezza, ha portato la Città di Siracusa nel baratro – scrivono in un comunicato i partiti ed i movimenti del Centrodestra -. Riteniamo che, per il bene comune, il dialogo sia sempre utile e necessario e, per tale motivo, siamo pronti ad accogliere l’invito del PD, pur nel reciproco rispetto delle proprie posizioni e delle proprie responsabilità politiche. È evidente, altresì, che tale volontà di dialogo politico non può essere estesa a quei movimenti che continuano a sostenere l’attuale pseudo progetto amministrativo totalmente fallimentare”, quindi toni concilianti e di apertura, solo che questa parte del comunicato fa a pugni con un altro passaggio. “Continuiamo a chiedere le dimissioni del Sindaco, voluto dal C.G.A.”, le firme in calce al documento dono del senatore Bruno Alicata per Forza Italia, dell’onorevole Vincenzo Vinciullo per la Lega Sicilia, dell’onorevole Mario Bonomo per il MPA, dell’avvocato Ezechia Reale per Progetto Siracusa e di Vincenzo Salerno per Siracusa Protagonista. Il comunicato non è firmato dai responsabili provinciali di Cantiere Popolare e UDC che hanno preferito non imbarcarsi in questa avventura.
Il Partito Democratico non ha chiesto l’esclusione delle forze politiche che sostengono l’amministrazione comunale né tantomeno le dimissioni del Sindaco Italia, ma un governo che coinvolgesse tutti. Perché allora rimarcare questi aspetti? Un atto dovuto all’inserimento nella coalizione del candidato sindaco sconfitto da Italia? Inoltre nel documento del Centrodestra non c’è alcun riferimento ai Cinque Stelle e ad Articolo Uno. Nulla di grave perché queste forze politiche non hanno mai sostenuto il Sindaco. Un altro movimento non citato nel comunicato è Italia Viva dell’ex Sindaco Giancarlo Garozzo. La presenza di questi ultimi alle trattative potrebbe determinare qualche problema?
E’ netta e contraria invece la presa di posizione dell’avvocato Giuseppe Napoli commissario provinciale di Fratelli d’Italia: “Riteniamo che il bene della città siano soltanto le dimissioni del sindaco Italia e le elezioni anticipate. Dialogare con chi è lontano anni luce dai nostri programmi non produce nulla, come sta succedendo nel governo nazionale. Noi saremo sempre opposizione a questa amministrazione in perfetta coerenza con i nostri principi e programmi”.
A questo punto ipotizzare tempi brevi per la ricomposizione del quadro politico, è quantomeno azzardato.
Lino Di Tommaso