
In una mano tiene ancora lo champagne per il salto in Promozione, con l’altra si appresta a scrivere la prossima stagione. Il presidente dello Sporting Augusta Massimo Casertano, intervistato dal ilsiracusano.com, svela alcuni retroscena del campionato dei neroverdi ed i piani della società.
Una promozione mai in discussione. Quale è stato il momento chiave della stagione?
Si, siamo subito partiti bene, inanellando cinque successi di fila. Ma soprattutto dimostrando grande personalità e padronanza. Non era facile perché partivamo favoriti e tutti ci paragonavano ad una corazzata. Paradossalmente ho capito che avremmo potuto vincere il campionato quando, alla sesta giornata, abbiamo perso a Floridia. Una gara affrontata con molte assenze per infortunio ed in cui pur perdendo abbiamo marcato una chiara supremazia territoriale. Il momento chiave credo sia stato il pareggio esterno contro l’Erg (3-3): anche in quella gara abbiamo giocato senza Indelicato, Arcidiacono e lo juniores titolare Colaianni e sfiorammo il successo.
Per la prossima stagione quali sono i programmi ? Ci sarà ancora Zarbano alla guida della squadra?
Zarbano e’ confermato e con lui stiamo già operando per la prossima stagione. Noi veniamo da tre salti di categorie consecutivi: tre stagioni fa eravamo in Terza categoria. In Promozione vogliamo ancora essere protagonisti, ma senza abbandonarci a spese folli. Non vogliamo fare il passo più lungo della gamba e rischiare di vanificare tutto. Abbiamo un’ ottima intelaiatura che puntelleremo con elementi di categoria.
Le siracusane che insieme a voi hanno dominato il girone sono fuori dai playoff. Che idea si è fatta?
Su questo tema potrei scrivere un libro! Lo scorso anno abbiamo disputato una finale play off in Seconda categoria con un ottimo organico tutto siracusano. Perdemmo e non certo per demeriti tecnici. Quella esperienza mi ha fatto comprendere che per vincere occorrono diverse componenti: qualità tecnica – quella di cui certo non difettano Erg, Floridia ed anche il Priolo, che ha giocato un buon calcio – ma soprattutto occorrono personalità, esperienza e conoscenza della categoria. Poi l’organizzazione societaria fa il resto. Credo che le siracusane del nostro girone – dominatrici per tutto il torneo – abbiano pagato il gap di esperienza e personalità che garantiscono i giocatori navigati di Catania, che conoscono molto bene queste categorie.