In attesa del ricorso sulla scandalosa decisione della Len di assegnare a tavolino la vittoria al Telimar, è intervenuto anche il tecnico biancoverde Stefano Piccardo
“Da uomo di sport – afferma – il primo sentimento che provo è il disgusto. Provo vergogna verso una istituzione che è quella che organizza questa coppa e che non ha assoluto rispetto per i partecipanti. Una mancanza di rispetto dimostrata dal fatto che la LEN non è stata capace nemmeno di produrre un regolamento consono all’Euro Cup e non mutuato dalla Champions League. Questo è il mio sentimento verso chi amministra il gioco, in questo caso specifico verso chi amministra l’Euro Cup. Non capisco in che modo si possa prendere una decisione di questo genere, visto che non avevamo modo di presentarci, visto il numero di positivi e il divieto dell’Asl di muoverci. Ma anche nel caso in cui l’Asl non avesse disposto la quarantena, saremmo stati al massimo in 6, tra cui altri giocatori poi risultati positivi il giorno stesso e quello successivo. Oltre a questo, penso poi a tutto quello che è il gusto di giocare una semifinale di questa portata, un evento storico per la pallanuoto siciliana, per la città di Palermo e quella di Siracusa, per la pallanuoto italiana. Ricordo che ci fu un’altra semifinale italiana, che aveva avuto un sacco di successo mediatico. Mi sembra proprio che sia stato svenduto quello che è lo stesso prodotto della LEN. ”.
Il rammarico più grande, qualora il ricorso non dovesse essere accolto, sarebbe proprio quello di non poter disputare sul campo un match così atteso: “Perdersi l’adrenalina, non vivere quel momento magico, il pre-partita, la partita in sé, un match così importante dopo il cammino che abbiamo fatto noi e hanno fatto loro, è qualcosa che mi lascerebbe l’amaro in bocca. Mancherebbe l’appagamento di giocare una gara tanto desiderata e per la quale si è combattuto tanto. Non giocarla non per una nostra mancanza, perché ricordo che siamo dentro una pandemia e che a noi hanno tolto una finale di coppa, quando eravamo gli unici finalisti. Per lo stesso criterio allora, due anni fa, avrebbero dovuto assegnarci la Coppa d’ufficio”.