Ortigia competitiva e il presidente Vancheri sogna: “Vogliamo la qualificazione in Champions”

Nella foto Mfsport.net Franscesco Cassia

L’Ortigia di Stefano Piccardo ha chiuso con un brillante secondo posto la Final-Eight di coppa Italia, dopo aver battuto il fortissimo Brescia in semifinale e giocato alla pari la finale con la corazzata Pro Recco. Contro ogni pronostico, la tenace squadra di Stefano Piccardo trascinata dalla parate di Stefano Tempesti, dalla spettacolare tripletta di Ciccio Cassia e dall’onnipresente Simone Rossi è rimasta a lungo incollata ai fuoriclasse liguri, cedendo soltanto nella seconda parte dell’ultimo parziale della sfida che assegnava il prestigioso trofeo nazionale. Una prova di carattere straordinaria del collettivo biancoverde che ha reso incerta ed emozionate la finale con il più quotato sette recchelino campione d’Italia e d’Europa, entusiamando i mille spettatori presenti sugli spalti della piscina “Paganuzzi” di Genova e i tantissimi appassionati di pallanuoto che hanno seguito da casa le fasi di un match avvincente.

L’Ortigia ha onorato al meglio la sua prima storica finale di coppa Italia e dimostrato che non è casuale il terzo posto solitario che occupa nel campionato di A1, proprio alle spalle di Pro Recco e Brescia. Risultati assolutamente straordinari se si considera che dal dicembre scorso Tempesti e soci non possono usufruire della “Paolo Caldarella” per problemi all’impianto di riscaldamento.

Da circa tre mesi si allenano in piscine private di dimensioni ridotte e giocano tutte le gare interne a Nesima. Nella vasca etnea, il 14 dicembre scorso, l’Ortigia disputò la sfortunata gara interna con il Savona, valevole quale ottavo di finale di ritorno di Euro Cup. Anche in quell’occasione, il grande temperamento e l’orgoglio permisero agli uomini di Piccardo di vincere per 13-9 e sfiorare una clamorosa rimonta. Tant’è che vennero eliminati da un solo gol di scarto per il 7-2 subito a Savona all’andata. Non sapremo mai come sarebbe andata quella decisiva sfida se si fosse giocata alla “Paolo Caldarella” e con la spinta dei tifosi, sappiamo però con certezza che questa squadra continua a dare lustro alla città e allo sport siracusano in campo nazionale e internazionale, nonostante stia subendo enormi disagi che non sembrano avere fine, visto che dall’amministrazione comunale non arrivano risposte certe sui tempi di consegna della piscina dedicata all’indimenticato centroboa siracusano. “Gli atleti dell’Ortigia stanno dimostrando – spiega il presidente, Valerio Vancheri – che le difficoltà e gli ostacoli aumentano la voglia di riscatto e di affermazione. Questa è una squadra giovane, che ha fame e che vuole vincere. Negli ultimi anni, la sorte ci si è messa contro, in coppa così come in campionato, ma questi ragazzi hanno saputo sempre rialzarsi e lottare fino all’ultima stilla di energia. Il danno per la mancanza delle vasche è notevole, per tutto il movimento natatorio siracusano, per i centri di addestramento, per il nuoto, la pallanuoto, il sincro; e certo, non solo per l’Ortigia. Spero davvero che i risultati eccezionali della nostra squadra diano la spinta, perché la città intera si stringa intorno al disagio che stiamo vivendo ed a chi la rappresenta in Italia e in Europa”, A questo punto, dove può arrivare in campionato la squadra di Piccardo?

“Posso dire – replica il dirigente – dove vuole arrivare l”Ortigia. La coppa Italia ha dimostrato che il gap dalle due grandi favorite, Recco e Brescia, si sta assottigliando; ma anche che ci sono altre importanti pretendenti come Savona, Trieste e Palermo. Inutile nascondersi che entrare tra le prime quattro è l’obiettivo della stagione e che il terzo posto qualifica per la Champions League. Ma in quel caso serve davvero il supporto di tutta la città, dell’amministrazione, dell’imprenditoria, dei tifosi, della gente. Quello che stanno dando questi atleti alla città non solo merita il giusto riconoscimento, ma anche sostegno concreto”.