Vittoria di misura ma con tante polemiche. Il Siracusa si impone 2-1 nella gara di andata dei quarti di finale di Coppa Italia ma recrimina per un finale in cui le decisioni del direttore di gara hanno contribuito a rimettere in carreggiata la squadra barcellonese che, è riuscita a limitare i danni al termine di una gara spigolosa ma corretta. Ospiti subito pericolosi con la conclusione da distanza ravvicinata di Iodyaga respinta da Genovese. Il Siracusa non sta a guardare, proponendosi spesso nella metà campo avversaria senza però riuscire a sfondare. Alla prima vera opportunità i padroni di casa passano in vantaggio: punizione di Maimone per Savasta, che mette in mezzo per Belluso che, da due passi, spinge la sfera nel sacco. I padroni di casa collezionano 5 calci d’angolo a testimonianza di un predominio territoriale evidente specie nella seconda metà del tempo. Si va al riposo sull’1-0. In avvio di ripresa entra Ficarrotta che, al quarto d’ora, lascia il segno con uno splendido tiro dalla distanza su cui Magi non può nulla. Al 24’ Siracusa vicino al tris con il gran tiro di Belluso respinto dal portiere. A questo punto decide di salire in cattedra il signor Arena di Palermo che, al 24’, indica il dischetto tra lo stupore generale per un’azione confusa in area aretusea. L’Igea non approfitta del gentile regalo e Idoyaga si lascia parare la conclusione da Genovese. Palmisano ci prova dalla distanza, para Magi. Al 41’ l’arbitro espelle Ficarrotta per doppia ammonizione (la seconda per presunta simulazione). Non è ancora finita perché nel recupero l’arbitro concede un altro rigore agli ospiti per presunto fallo di Ababei su un avversario. Il difensore viene anche espulso. Poi il direttore di gara mostra il rosso anche a Luca Belluso (che era stato sostituito) per proteste. Della Guardia trasforma e finisce 2-1 con il Siracusa che chiude in 9 contro 11.