Bonfiglio:”Mi godo mia figlia e divento assistant coach”

Nel corso della sua incredibile carriera ha vinto tanto, è stata per anni la migliore giocatrice italiana e bandiera della
Trogylos. Adesso è mamma di una splendida bimba di cinque mesi di nome Claudia,frutto dell’unione con Santino Coppa, ma Susanna Bonfiglio rimane sempre uno dei personaggi più importanti del panorama sportivo siracusano.

Susanna, la maternità ha cambiato la tua vita.
Tantissimo, è una gioia indescrivibile, la piccola mi ha cambiato l’esistenza. Ero abituata a muovermi sempre per lo
sport, adesso è impossibile. Santino è sempre fuori, attualmente in Thailandia alla guida della nazionale asiatica, faccio fatica a ritagliarmi dello spazio per allenarmi.

Quanto ti manca il basket?

Quello giocato degli ultimi anni non tanto, troppo stress e troppi sacrifici. Lo sport, quello vero, di 15 anni fa mi
manca. Avevamo dei gruppi fantastici, gli ultimi anni sono stati difficili. Ci sono state alcune giocatrici che non
avrebbero dovuto mettere piede in uno spogliatoio.

Che tristezza la fine di Priolo..
Ci penso spesso. Ho visto Santino soffrire tantissimo, ha visto morire la sua creatura e ciò gli ha fatto davvero male dopo anni di sacrifici.

Nel tuo futuro ci sarà ancora il basket e con quale ruolo?
Mi piacerebbe fare l’assistente, l’ho anche fatto per un periodo a Priolo. Credo di essere brava a monitorare le caratteristiche delle giocatrici. So che non mi piacerebbe allenare. Vorrei tornare in un ambiente sano dove poter ricostruire da zero, partendo dalle giovani. Oggi vedo troppe straniere strapagate che non fanno la differenza. Non riesco a vedere una gara in tv, poco prodotto italiano. Priolo nel tempo è stato l’esempio di come si facevano crescere le giovani per arrivare in prima squadra. Servono mezzi economici, ma anche competenze.

Tuo marito Santino è in Thailandia, ma il cuore e non solo è sempre a Priolo.
Il suo sogno è quello di ricostruire a Priolo, gli piacerebbe tantissimo. Purtroppo non è facile, ti scontri con l’idiozia della gente, c’è stata tanta cattiveria. Santino ha dato anima e corpo alla Trogylos portandola sul tetto d’Europa”

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