Bocciati i candidati siracusani alle europee anche se tutti i partiti cantano vittoria

Com’era nelle previsioni nessuno candidati siracusani alle europee di domenica scorsa siederà nell’assemblea di Strasburgo. Appare strano però che nonostante questo dato, i maggiori esponenti dei partiti della nostra provincia cantino vittoria.

Le previsioni scontate però finiscono qui perché le urne hanno dato degli scossoni alla politica siracusana.

Il senatore del Pd Antonio Nicita forte dei suoi 43 mila voti di preferenza nell’intera circoscrizione, quasi diecimila localmente, si è dichiarato soddisfatto del suo successo personale. Fa bene ad esserlo ma la quarta posizione nella lista del suo partito non né la prima e neppure la seconda quindi il bicchiere è quanto meno mezzo vuoto.

Un exploit si può considerare invece quello ottenuto da Alessia Scorpo da Floridia, capace di ricevere oltre ottomila preferenze nella lista di FdI. Niente male per una quasi sconosciuta addetta ai lavori.

Grande delusione invece per l’altro candidato siracusano forte, o almeno tale era considerato, Edy Bandiera. L’ex esponente di FI ha ottenuto 11 mila preferenze nella circoscrizione e 4 mila a livello locale nella lista, bocciata dagli elettori, di Cateno De Luca. Pochini per un ex assessore regionale e attuale vice sindaco di Siracusa.

Questo per quanto riguarda i principali candidati siracusani, ma il voto europeo, disertato in massa dai siciliani, ha dato anche altri responsi.

Nella provincia di Siracusa Forza Italia canta vittoria per avere ottenuto il 23 per cento di consensi. Fanno bene a brindare gli azzurri dell’onorevole Gennuso solo che c’è un però. Quanto vale effettivamente FI senza l’apporto dei lombardiani del Mpa e dei cuffariani dalla Nuova Dc? E’ probabile che valga meno di quel 13 per cento raccolto nel capoluogo.

Per Fratelli d’Italia dell’onorevole Luca Cannata c’è una certa discrepanza fra quanto ottenuto in provincia cioè il 21 per cento e il 17 del capoluogo. Discorso contrario può fare il Partito Democratico che in provincia si è fermato al 18 per cento mentre nel capoluogo ha ottenuto ben 4 punti in percentuale in più.

Il Movimento 5 Stelle ha avuto un risultato più equilibrato: il 16 in provincia e il 17 nel capoluogo. Stesso discorso vale per la Lega e po’ per tutti gli altri partiti.

Un discorso a parte merita invece Azione, il partito del sindaco di Siracusa Francesco Italia che nel capoluogo si è fermato al clamoroso 2,53 per cento. Un risultato incredibile per il sindaco rieletto a furor di popolo solo un anno e mezzo fa. Due i casi: o i siracusani si sono pentiti di avere rieletto Francesco Italia, oppure il Sindaco è bravo a farsi votare e incapace di trasferire un solo voto al partito di appartenenza. Un caso a dir poco strano che potrebbe essere presto all’attenzione nazionale.

Lino Di Tommaso

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