Sulla situazione della Cittadella dello sport, l’assessore Andrea Firenze ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“È fondamentale comprendere che questa mia replica al comunicato stampa di Sikelia è data sì nella veste di assessore allo Sport ma come figura che rappresenta una squadra composta da tecnici, esperti ed uffici amministrativi e, soprattutto, che rappresenta le istanze e le aspirazioni di tutti quelli che come me amano lo sport in tutte le sue declinazioni e i suoi significati, sopratutto sul piano sociale. La Cittadella-spiega Firenze- è chiaramente una macchina molto complessa sia da un punto di vista strutturale che amministrativo. Complessa anche e soprattutto perché ciò che abbiamo ereditato non è il fiore all’occhiello di cui parla il presidente della Sikelia ma un impianto con gravissime problematiche strutturali, tra cui le condizioni dell’impianto natatorio, l’impianto tecnologico-termico e tutti i relativi servizi. Mi dispiace doverlo sottolineare perché da quando mi sono insediato ho cercato in tutti i modi di non fare mai da scarica barile e di non alimentare polemiche assumendomi tutte le responsabilità. Lavorare a testa bassa contro le carenze di personale, la scarsità economica, le incombenze burocratiche a cui l’amministrazione comunale deve far fronte è lo scopo di questa squadra, proprio perché non c’era e non c’è nemmeno il tempo, oltre che la volontà, di dare adito a chi non riesce a vedere lo sforzo necessario per mandare avanti una struttura complicata come questa, senza negare che c’è molto altro ancora, oggettivamente, da fare. Difatti, oltre alla gestione e manutenzione ordinaria per garantire lo sport in Cittadella, senza fermare le attività nemmeno un giorno, è stato avviata una fase di transizione tecnologica e green, condizione sine qua non per risolvere definitivamente i problemi tecnologici ed idrici, ma sopratutto per far risparmiare decine di migliaia di euro MENSILI dei contribuenti. Ho compiuto 40 anni, ho frequentato questo posto per tutta la mia vita e purtroppo non ho mai visto realizzato il suo vero potenziale: nemmeno l’anno scorso, quando mio figlio come tanti utenti hanno fermato per ben tre volte le altre attività in piscina a causa degli stessi problemi che noi, oggi, stiamo cercando di risolvere definitivamente e non mettendo pezze che, spesso, si sono rivelate essere peggio del buco. C’è da aggiungere, però, che né il contenzioso né le condizioni disastrose di impianto natatorio, PalaLoBello e palestra Akradina né i cambiamenti dirigenziali e amministrativi che abbiamo operato nei mesi scorsi in seno all’amministrazione ci hanno fermati un solo giorno in Cittadella: siamo riusciti a concludere la stagione sportiva dello scorso anno, siamo riusciti a far ripartire quella di quest’anno garantendo piene attività di 40 associazioni, alcune delle quali aggiunte durante gli ultimi sei mesi. Siamo riusciti a riaprire al pubblico la palestra Akradina e le nostre squadre, finalmente, non sono costrette a migrare altroveper disputare i loro rispettivi campionati. Anche in piscina, malgrado le condizioni dell’impianto solare e delle caldaie, si è riusciti a far ripartire le attività e gli allenamenti già da agosto. Mi domando, invece, come Sikelia ci ponga certi interrogativi visto che è l’unica società a non avere chiesto spazi fino a due settimane fa. Con questo voglio dire che fila tutto liscio e che c’è uno standard gestionale e strutturale di alto livello che io, insieme a tutte le società, auspichiamo? Certamente no, ma ci stiamo lavorando seriamente e nelle prossime settimane lavoreremo ancora per superare tutte le criticità ed i ritardi amministrativi determinatisi, anche a causa di un avvicendamento dirigenziale (in Cittadella e in tutti gli impianti sportivi in generale), e per il rafforzamento della squadra in seno all’Ufficio sport. Sono sicuro che i cittadini continueranno a sostenerci in questa sfida che richiede il contributo di tutti gli attori sociali coinvolti, con il supporto di piccoli e grandi atleti che ogni giorno animano i nostri spazi. E se proprio vogliamo riuscire ad essere un fiore all’occhiello, sarebbe l’ora che tutti iniziassimo a dialogare in maniera costruttiva (vista anche la facilità con cui è possibile raggiungermi personalmente e in ufficio, dove è possibile trovarmi dal lunedì alla domenica) e che tutti, ognuno con le sue prerogative e compiti, si dia da fare, insieme”.