I tormenti e le ansie di Centrodestra e Centrosinistra sulla candidatura a Sindaco di Siracusa

E’ ancora melina per Centrodestra e Centrosinistra per la candidatura a sindaco di Siracusa. Sulla carta sono già fioccate le proposte a primo cittadino per la tornata elettorale del 28 maggio: il sindaco uscente Francesco Italia ha da tempo riproposto la sua; Cateno De Luca ha reso nota la candidatura di Roberto Trigilio, ex consigliere comunale dei 5 stelle; Michele Mangiafico, leader del Movimento Civico 4, ha ufficializzato la sua discesa in campo; l’agglomerato di liste civiche capitanate dall’ex sindaco Giancarlo Garozzo, ha da tempo affermato che il suo candidato è l’ex consigliere comunale Alfredo Foti; altre liste di stampo civico hanno definito le loro candidature.

Perché le due coalizioni più importanti non decidono a due mesi dalle amministrative del capoluogo? A frenare l’individuazione del candidato capace di andare al ballottaggio, per poi sperare di battere l’uscente Italia, sono le contraddizioni interne ai due schieramenti e persino quelle ai partiti di maggiore peso.

Nel Centrodestra Fratelli d’Italia si è defilato perché punterebbe alla futura presidenza della Provincia regionale pur agitando la candidatura, di pura bandiera, del suo commissario provinciale Napoli. In Forza Italia si contano i sostenitori dell’ex consigliere comunale Ferdinando Messina e quelli dell’ex assessore regionale Edy Bandiera. Stesso discorso vale per Mpa dove le due anime sono divise fra il deputato regionale Giuseppe Carta e il coordinatore Mario Bonomo. Nella Lega la contrapposizione è fra due ex parlamentari regionali: Giovanni Cafeo e Vincenzo Vinciullo, con quest’ultimo desideroso di correre per la sindacatura.

Nel Centrosinistra bisogna mettere d’accordo  le posizioni del Partito democratico e quelle dei Cinque Stelle innanzitutto, poi ci sono quelle interne al Pd fra l’area moderata e quella più di sinistra. E non bisogna dimenticare che un pezzo corposo de democratici appoggia la corsa di Francesco Italia. In ultimo, ci sono le ambizioni di Lealtà e condivisione che gradirebbe dire la sua sul nome del prescelto.

Insomma questo tergiversare e prendere tempo da parte dei due principali schieramenti tramuta tutto in vantaggio per il sindaco uscente che ha dalla sua, al là delle critiche, il fatto di essere conosciuto dai siracusani, a differenza di chi sarà lanciato nella mischia all’ultimo momento.

Lino Di Tommaso

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