Stallo politico al Vermexio, fra il possibile reintegro del consiglio comunale e la crisi dei partiti

Prudenza. E’ questa la parola d’ordine del Sindaco di Siracusa per i suoi assessori e collaboratori sulla crisi politica che attanaglia l’amministrazione comunale.

L’ormai prossima pronuncia del CGA sul rientro dei consiglieri comunali a Palazzo Vermexio e le indecisioni che lacerano il Partito Democratico spingono il Sindaco Italia a prendere tempo e rinviare ogni decisione sul rimpasto o sull’azzeramento della giunta comunale. A poco meno di due anni dalla fine del suo mandato amministrativo Francesco Italia non può permettersi di sbagliare. L’abbandono della giunta di Italia Viva si può trasformare in un prezioso assist per costruire una nuova proposta politica da proporre alla città per spingere la sua rielezione a Sindaco, oppure nel De Profundis per far naufragare ogni sogno di gloria.

Fare una giunta politica dando spazio al PD e ad altri partiti oppure puntare al civismo ritentare quella proposta al di fuori degli schieramenti classici che accompagnerà la sua elezione nel 2018? E’ il dilemma che accompagna Francesco Italia in questi giorni.

La spina al suo fianco più dolorosa è rappresentata dal possibile reintegro del consiglio comunale. In questo caso l’esecutivo non potrà fare a meno di tenere conto dei numeri in aula. La domanda da cento milioni di dollari allora è: “Quale sarà il verdetto del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia sulla vicenda consiglio comunale di Siracusa?”.  I giudici del CGA si schiereranno con il TAR di Catania mettendo fine alle speranze dei consiglieri comunali eletti nel 2018? Oppure daranno ragione all’Ufficio legale della Regione Sicilia che ha dato un parere favorevole al reintegro in carica dei consiglieri?

Nel caso di un ritorno dei consiglieri nell’aula consiliare il Sindaco Italia sarà costretto a scendere a patti politici con loro. La gran parte non risponde più ai partiti tradizionali quindi è ipotizzabile che si formino dei gruppi “civici” che chiederanno di essere rappresentati in giunta. Tutto a posto allora? Neanche per idea perché come è già avvenuto in passato queste aggregazioni si scioglieranno come neve al sole quando si avvicinerà il momento delle elezioni. Salire sul carro dei possibili vincitori è uno sport italico molto in voga. Ergo al Sindaco porteranno solo compromessi amministrativi e non puntelli per la rielezione.

I partiti costituiscono l’altro nodo del problema amministrativo. Il Centrodestra è al lavoro per costruire un’alternativa a Francesco Italia e visto che parlano di sfiduciare il Sindaco se viene reintegrato il consiglio comunale, appare irreale pensare ad un aiuto da questo versante. Nel PD è in atto una guerra dai contorni ancora non chiari e definiti. Le correnti stesse che governano il Partito Democratico sono squassate da lotte intestine quindi appare difficile fare affidamento persino su un pezzo dei Democratici figuriamoci sull’intero partito. I Cinque Stelle sono divisi e frammentati in diversi tronconi, Italia Viva si è chiamata fuori e Articolo Uno di Pippo Zappulla non è mai stato tenero con quest’amministrazione.

Allora la prudenza condita con la circospezione nel valutare le mosse da fare sembra essere la migliore via per trovare una soluzione alla crisi.

Lino Di Tommaso

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