Coppa Italia,vince la Pro Recco vince ma l’Ortigia merita solo applausi

Nella foto Mf Sport.net Stefano Piccardo

La Pro Recco conquista la Coppa Italia numero 17, la decima consecutiva, battendo l’Ortigia 12-8 nella finalissima di Genova. Per tre tempi alla pari con i piu’ forti al mondo davanti a oltre mille spettatori.
La Pro Recco passa alla prima azione grazie alla beduina di Aicardi ben servito da Fondelli. L’Ortigia reagisce e pareggia al secondo minuto di gioco: la ripartenza di Di Luciano sorprende la difesa biancoceleste (1-1). Poi Zalanki e Aicardi  per il  3-1 che chiude il quarto.

Nella seconda frazione Francesco Condemi costringe al fallo da rigore Cannella: dai 5 metri Ferrero non sbaglia il 3-2. La panchina lunga dei liguri fa la differenza Younger in superiorità, Iocchi Gratta con un diagonale perfetto e ancora Aicardi per il 6-2.

Partita chiusa ? No, perchè il figlio d’arte Cassia si carica la squadra e con reti di pregevole fattura riapre il match, 8-7 a 8 minuti dal termine. E li viene fuori la maggiore esperienza e, ovviamente qualita’ dei pluricampioni italiani ed europei. Recchelini fortunati nel gol di Ivovic. Il suo tiro sbatte sul palo e tocca la schiena di Tempesti schizzando in rete (9-7). È il gol che ridà fiato ai biancocelesti che allungano sul +3 con Echenique e il suo diagonale all’incrocio.
I colpi proibiti fra Rossi e Zalanki inducono gli arbitri a espellere definitivamente i due e ad assegnare rigore ai biancoverdi : dai 5 metri Ferrero non sbaglia (10-8) a tre minuti dalla fine. La Pro Recco gioca magistralmente un uomo in più che Di Fulvio scaglia in rete da posizione 5. Partita in cassaforte e la rete di Younger sul finire del tempo è la ciliegina sulla diciassettesima Coppa Italia.

Ma i complimenti vanno alla squadra di Piccardo che ha tenuto testa allo squadrone di Sukno. E se consideriamo le ataviche difficoltà logistiche per allenarsi, quella di oggi puo’ essere considerata una vera impresa. La speranza è che adesso, finalmente, gli appassionati siracusani possano tornare ad incitare dal vivo questo gruppo che ha dimostrato di avere doti indiscutibili sotto tutti i punti di vista.

A fine gara, parla capitan Christian Napolitano, visibilmente soddisfatto ed emozionato per il grande percorso dell’Ortigia: “Abbiamo giocato una finale contro la squadra più forte al mondo. Eravamo gasati perché ci tenevamo a fare bella figura, soprattutto davanti al pubblico di Genova, che era tutto per il Recco. Abbiamo fatto una bellissima figura. Penso che altre squadre non sarebbero riuscite a fare una partita così tirata. Sono felice perché usciamo a testa alta. Abbiamo perso ma sono orgoglioso di questo gruppo, del lavoro che abbiamo fatto, nonostante le difficoltà che viviamo tutti i giorni. Andiamo per la nostra strada. A 40 anni, ritrovarsi a fare la finale con il Recco, insieme a Stefano Tempesti, è un sogno. Tutti i giovani vorrebbero competere con questa squadra”.

Il capitano biancoverde ha una dedica speciale: “Siamo entrati nella storia. Non so se i siracusani ne sono consapevoli. Io dedico questo risultato ai siracusani che ci seguono e a Maddy Galeano e alla sua famiglia. Lei ci seguiva, era la nostra tifosa e questa è una mia dedica particolare. Abbiamo lottato con la squadra più forte del mondo, però ora ci dobbiamo ricaricare, visto che sabato c’è un’altra battaglia”.

Napolitano, infine, elogia la grande forza di questa squadra: “Sappiamo di essere un gran gruppo, ci manca solo una casa. Non voglio essere polemico, ma i nostri tifosi e la nostra piscina sono il quattordicesimo uomo in vasca. Abbiamo altri obiettivi, il campionato è lungo, mancano quattro mesi, siamo nella fase calda della stagione, questo è solo l’antipasto. Io faccio i complimentii alla squadra e faccio i complimenti anche al Recco, che ha vinto questa coppa. Secondo me è stata una bella gara. A questa medaglia ci sono molto affezionato. La dedico alla mia città”.