Siracusa, bisogna cambiare marcia. Così si retrocede

Dieci partite, sette sconfitte, tre vittorie, un punto di penalizzazione. Numeri impietosi per il Siracusa targato Ali. Durante la conferenza di presentazione, nello scorso mese di luglio, il massimo dirigente aveva chiesto alla piazza di attendere prima di tracciare i primi bilanci.

Dopo 4 mesi la situazione si è fatta problematica. L’esonero-dimissioni di Pagana avevano, momentaneamente, spostato l’ attenzione su altri fattori. L’ obiettivo era quello di tranquillizzare la piazza, ” immolando” il tecnico.

Si pensava ad un maggior coinvolgimento di Antonello Laneri, invece la società ha operato diversamente, scegliendo un allenatore non voluto dal dirigente leonfortese che continua a rimanere “sull’ Aventino”. Il cambio di panchina, dopo due vittorie, situazione paradossale, non ha sortito gli esiti sperati. E se a Catania la squadra avrebbe meritato almeno il pari, ieri è stata protagonista di una gara assai deludente contro un avversario  ampiamente alla portata.

La gente è disorientata. Serve chiarezza in seno alla società, il nuovo tecnico deve essere messo in condizione di lavorare al meglio. L’ organico, obiettivamente, non è all’altezza. Da chiarire anche la posizione di Ott Vale, scomparso, improvvisamente, dall’ undici titolare. Aspettare il mercato di gennaio potrebbe non bastare.

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