Il ricordo di Ercolino: “A Potenza irrise mister Sacchella”

La formazione della Berretti in cui sbocciò il talento di Ercolino Giudice

Era  capace di irridere gli avversari e gli stessi compagni di squadra Ercolino Giudice, genio e sregolatezza del calcio siracusano. In tanti a volergli bene, in pochi, però, a capire in quale tunnel il fantasista si era infilato prima di imboccare nel 2001 il sentiero della tragedia. E nel ricordo della sua gesta che sabato alle 16 al Nicola De Simone si svolgerà il 9° memorial dedicato ad Ercolino, nella cui organizzazione, c’è anche questa testata giornalistica, ilsiracusano.com

Quando irrise Sacchella

Uno dei ricordi inediti lo ha rispolverato uno degli amici più cari di Ercolino, Roberto Culotti, compagno di squadra nella Berretti e poi in prima squadra. “Ricordo – racconta Culotti –  che era la stagione 1975-1976, il Siracusa, allenato da Sacchella, giocava in trasferta, a Potenza. Eravamo sotto di un gol, c’era freddo, il campo era ghiacciato, insomma le condizioni del terreno di gioco erano pessime. Ercolino era in panchina e l’allenatore, pensando di recuperare la partita, gli chiese di entrare. Ma avrebbe voluto che calzasse le scarpe con i sei tacchetti in alluminio ma Ercolino non li gradiva perché gli facevano perdere molta sensibilità. Lui preferiva quelle con la suola in gomma, fatto che nei minuti successi al suo ingresso cambiò il corso della gara. Scartò tre giocatori, poi servì un assist perfetto a Nunzio Restivo che segnò. Sapete cosa fece Ercolino? Corse verso la panchina e rivolgendosi a Sacchella disse: “Mister, u viri come si ioca o palluni?”. “L’allenatore gli promise due pugni, finì li: Ercolino era fatto così”.