A proposito di ludopatia, la parola all’esperto: “Giocano di piu’ le donne”

La ludopatia è una vera e propria dipendenza in continua crescita anche in Italia. Anche tra i giovani. I danni alla salute causati dalla ludopatia hanno una gravità simile a quelli causati da droghe e alcol. Nell’ambito del progetto “Gioco scaccia gioco” promosso dall’Associazione Arthesia, cofinanziato dalla Regione Sicilia Assessorato alla Famiglia diretto a porre in essere azioni di sensibilizzazione per contrastare il gioco d’azzardo abbiamo voluto approfondire questo tema delicato con il Dottor Roberto Cafiso Direttore del Dipartimento Salute mentale dell’Asp Siracusa e capire le dinamiche a livello provinciale. Fra i partner dell’iniziativa il Comitato provinciale Aics Siracusa Aps sempre sensibile alle tematiche giovanili e all’importante funzione sociale per contrastare le dipendenze.

“ Il target di riferimento va dall’adolescenza all’età adulta, 50/60 anni- spiega il professionista – anche se negli ultimi tempi sono le donne ad essere maggiormente attive soprattutto con il gratta e vinci e i biglietti della fortuna. Purtroppo abbiamo di fronte a persone soggette a vere e proprie convulsioni, che non riescono a controllarsi, con sindrome da astinenza simile a chi fa utilizzo di cocaina.

Quali sono i giochi piu’ utilizzati ?

In primis i videopoker, poi il Supernalotto, basta vedere le file chilometriche nelle ricevitorie, i giochi che si svolgono ad una distanza di tempo limitata, cinque minuti. E no va sottovalutato il gioco fra le mura domestiche, davanti ad un pc dove non esiste alcun controllo.

Quali i rischi del gioco d’azzardo?

Soprattutto l’aspetto economico e ridursi sul lastrico, si perde ogni contatto con la vita quotidiana e si continuano ad accumulare debiti. Purtroppo il rischio di entrare nel vortice dello strozzinaggio è reale.

Perché si gioca?

Perché come alcune sostanze, è una sorta di “auto medicamento” ai problemi esistenziali.

Come va affrontato?

Con l’ausilio del Sert (servizio per le tossicodipendenze) , con percorsi individuali e di gruppo, farmacologici e psicoterapici con anonimato garantito e a costo zero”