Il Partito Democratico fra la permanenza e l’abbandono dell’amministrazione Italia

Santino Romano, segretario cittadino del Partito Democratico, non ha ancora convocato la direzione siracusana del PD. E’ probabile che lo faccia nei prossimi giorni cercando di fare partecipare quanti più componenti possibili. La partita è troppo importante per rischiare una decisione presa da pochi convitati ai primi giorni di agosto. C’è da discutere se entrare nella giunta comunale, se rompere i rapporti con l’amministrazione Italia, oppure, se lasciare lo status quo di questi tre anni, cioè continuare a restare con un piede dentro, seppure in maniera ufficiosa, e mezzo fuori, cioè ufficialmente.

I tempi sono brevi e l’ultimatum del Sindaco Italia non lascia spazi a tergiversazioni inutili. “Rinnovo – ha scritto il Sindaco in un comunicato ufficiale – il mio invito a tutto il Partito Democratico, alle forze civiche cittadine e del centro sinistra riformista e liberale, di sostenere unitariamente tale momento di passaggio reso particolarmente delicato e al tempo stesso esaltante per le sfide ed opportunità che si presenteranno. Nel pieno rispetto dei tempi e della discussione in atto all’interno del partito democratico e delle altre forze civiche e politiche, convocheremo un’assemblea di confronto durante la seconda settimana di agosto”.

Niente accordi fra i dirigenti dei partiti ma un’assemblea pubblica. Apparentemente la scelta del Sindaco di convocare un’assemblea pubblica può sembrare un esercizio di democrazia e per certi versi lo è, ma è anche una maniera per mettere alle corde il PD. Costringere i Democratici a risolvere in pochi giorni le loro infinite querelle interne. Mission auspicabile, ma Impossible anche per Tom Cruise nei panni dell’agente della CIA Ethan Hunt.

Allora l’invito del Sindaco potrebbe prestarsi ad una doppia lettura, da un lato costringere il PD a uscire dall’ambiguità finora attuata e dall’altra prendere atto che la giunta non può imbarcare un partito lacerato e litigioso. Un diniego del Partito Democratico farebbe virare la barra dell’amministrazione verso quel civismo tanto apprezzato.

I due pilastri politici su cui si regge l’amministrazione Italia sono espressioni del civismo di sinistra “Libertà e Condivisione” e di destra “Oltre” di Fabio Granata. Due presenze fondamentali per il Sindaco.

“Apprezzo l’invito di Lealtà e Condivisione che coglie lo spirito di quanto già proposto agli alleati e ai sottoscrittori del “Patto per la città” di avviare un confronto sui temi e promuovere un momento di verifica delle attività dei primi 3 anni di Amministrazione, con l’obiettivo di rinsaldare e ridefinire l’alleanza politica e programmatica – scrive il Sindaco Italia –
L’apporto civico e il contributo di ciascuna forza, gruppo o partito che si riconosce nel patto del 2018 o che condivide, oggi, tale approccio sui temi concreti, saranno graditi e utili per arricchire lo sforzo riformista in atto”.

Fare pronostici su quanto avverrà nei prossimi giorni è esercizio inutile perché il PD ha dimostrato in questi mesi di non essere capace di risolvere i suoi problemi politici e di mutare più volte la sua linea nei confronti dell’amministrazione comunale. L’opposizione interna guidata da Enzo Pupillo vuole la testa di Salvo Adorno e nella stessa maggioranza che sostiene il segretario provinciale ci sono pesanti scricchiolii. Le due partite quindi s’intrecciano fortemente, e non è da sottovalutare il fatto che al congresso provinciale dei Democratici, il Sindaco Italia diede una mano d’aiuto a Pupillo facendo votare per Giovanni Giuca.

Lino Di Tommaso

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