Paolo Amenta diventa presidente dell’assemblea Pd grazie alla maggioranza di Salvo Adorno

Paolo Amenta è il nuovo presidente dell’assemblea provinciale del Partito Democratico. L’ex sindaco di Canicattini, candidato unico all’incarico, ha ottenuto 36 voti sui 79 aventi diritto, c’è stata una scheda bianca, mentre l’area “Ricostruiamo”, guidata da Enzo Pupillo, Giovanni Giuca e Gaetano Cutrufo, non ha partecipato al voto pur essendo presente all’assemblea.

A sostegno dell’elezione di Amenta le aree politiche che fanno riferimento al neo segretario provinciale Salvo Adorno, ed è stato proprio su questa spaccatura maggioranza–minoranza che si sono registrati gli interventi più accalorati. Enzo Pupillo, uno dei leader di “Ricostruiamo” ha spiegato le motivazioni della non partecipazioni al voto: “Ci siamo trovati di fronte all’accordo predefinito sul nome di Amenta delle componenti che hanno appoggiato Salvo Adorno. Non c’è stato alcun tentativo di coinvolgimento di una parte importante del partito, per questo abbiamo deciso di astenerci dal voto”.  Più caustico Tanino Firenze: “Si sono mossi come se fossero maggioranza, invece c’è un partito spaccato in due. A conferma delle mie parole il fatto che Amenta è stato eletto con 36 voti, quando gli aventi diritto erano 79, cioè ad eleggerlo è stata una minoranza”. Assente l’altro leader e candidato sconfitto alla corsa alla segreteria provinciale del Pd, Giovanni Giuca.

Paolo Amenta subito dopo l’elezione ha voluto ringraziare tutti, anche chi non l’ha votato, e ha lanciato un appello all’unità: “Il mio ruolo sarà di garanzia per tutti i componenti l’assemblea provinciale. In questa sede non ci sarà più spazio per le lacerazioni interne C’è bisogno di un partito compatto e forte, che dia risposte concrete su tutti i grandi temi economici e sociali che ci sono nella nostra provincia”.

La chiosa finale è stata ad appannaggio del segretario regionale del Pd l’onorevole Anthony Barbagallo: “Ci vuole una fase nuova, per questo condivido la relazione del segretario provinciale Salvo Adorno. Il mio appello all’unità interna è necessario perché c’è bisogno di un partito forte, ed è altresì importante che si vada ad una forte inclusione rivolta ai giovani e alle donne”.

Lino Di Tommaso

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