La crisi del Siracusa, il pm Nicastro: “Carenti in avanti”

E’ uno dei più storici tifosi del Siracusa: Antonio Nicastro, magistrato della Procura di Siracusa al Nicola De Simone si reca da quando era bambino e lo stadio, prima della tragedia a Palma Campania, si chiamava Vittorio Emanuele III.

Non ha mai nascosto il suo amore per la maglia azzurra che ha trasmesso in famiglia ed era insieme ai tanti tifosi azzurri a Rende, nella partita che ha sancito il ritorno del Siracusa in Lega Pro. Un bagno di entusiasmo che ha coinvolto una intera città che, però, dopo le prime partite di camoionato ritrova la sua squadra in fondo alla classifica con appena due punti. Dietro c’è solo il Catania ma la squadra etnea è partita con la penalizzazione, dunque il Siracusa, come si diceva una volta, è fanalino di coda. E domenica c’è una della corazzate del torneo, la corazzata Lecce, attrezzata per il salto in serie B. Sugli spalti ci sarà Antonio Nicastro che vede così il suo Siracusa. “ll Siracusa di quest’anno è sicuramente – commenta Antonio Nicastro –  una squadra fragile ed incompleta, soprattutto in avanti dove manca un uomo capace di tenere palla, far salire la squadra e segnare i goal che ci consentirebbero di vincere le partite alla nostra portata. La partita con il Monopoli è lo specchio delle nostre carenze. Manca un uomo a centrocampo capace di fare la differenza, alcuni, vedi Longoni, devono dare di più. In chiave positiva il portiere e Turati. La partita con il Lecce, difficilissima , assomiglia a quella contro la Nocerina di Auteri di qualche anno fa. Dopo 5 sconfitte consecutive 2-0 alla capolista! Quindi tutti allo Stadio”

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