
In attesa che il Ministro Vincenzo Spadafora riesca, finalmente, a regolamentare la posizione dei tanti operatori sportivi, monta il malcontento in seno ai laureati di Scienze motorie che sono stati impiegati nella scuola primaria con il progetto Sport di classe. A rompere il silenzio è una nota di Professionisti Scienze motorie Italia, operatori di un settore che ha la finalità di promuovere l’attività motoria nella scuola primaria.
“La nostra situazione prima del Covid-19 era già molto critica – si legge nella nota- siamo giovani laureati con contratti senza diritti e tutele. Viviamo una situazione paradossale. Da 10 anni in Italia esistono dei progetti nazionali e regionali che prevedono un tutor sportivo all’interno della scuola primaria, che deve essere un laureato in Scienze Motorie. Purtroppo spesso ci ritroviamo ad avere contratti di collaborazione sportiva che, non prevedono malattia, maternità, permessi, previdenza sociale, disoccupazione. Di fatto- continuano i professionisti Scienze motorie Italia- siamo “INVISIBILI” per il mondo dell ‘Istruzione e per il mondo sportivo. Senza un Albo a cui far riferimento, il laureato in Scienze Motorie si trova a lavorare con progetti semestrali del CONI, spesso retribuito dalle federazioni sportive. E’ una cosa inaccettabile. L’educazione motoria nella fascia d’eta da 6 ai 10 anni assume un alto valore educativo, è uno strumento indispensabile per lo sviluppo psico-fisico del bambino. Mai come in questa situazione d’ emergenza, ci si è resi conto della grande importanza che avrebbe potuto avere un’insegnante di educazione motoria di ruolo che con le sue preziose competenze avrebbe potuto assistere i propri alunni attraverso la DAD. Invece siamo stati declassati e resi di nuovo invisibili. E’ inaccettabile che vengano previste nel progetto Sport di classe solo le classi IV e V, il progetto dovrebbe essere esteso a tutte le classi come è ingiusta la ripartizione oraria –continua la nota – e’ inaccettabile che si inizi a gennaio e si finisca a maggio,il progetto dovrebbe partire ad inizio anno scolastico fino alla fine. Siamo grati al Coni e Sport e Salute Spa per l ‘opportunità concessa. Siamo consapevoli, inoltre, che la decisione relativa alla nostra stabilizzazione e all’inserimento dell’insegnante di educazione motoria all’interno delle scuole primarie è rimessa al Parlamento, ma al contempo-conclude il documento- ci auspichiamo che il progetto nei prossimi anni scolastici possa offrire sempre più standard di qualità, proprio grazie alla garanzia di continuità di impegno lavorativo offerta dai tutor nel tempo, che vedranno migliorarsi le condizioni contrattuali.”