Festa della Polizia,il saluto del Questore: “Sempre a fianco dei piu’ deboli”

Di fatto si è trattato dell’ultimo impegno prima del ritorno a casa, nella sua Messina, per il Questore Gabriella Ioppolo che ha fatto un bilancio dell’operato della Polizia locale nell’ambito delle celebrazioni per il 170esimo anniversario della sua fondazione.

“Le lacerazioni che la nostra società sta vivendo hanno purtroppo creato nuove diseguaglianze-spiega il Questore- che si sono assommate a quelle già esistenti, ed in particolare nella nostra provincia, la più meridionale dell’Italia, che patisce un ritardo sempre più intollerabile rispetto alle aree più sviluppate della Nazione e che inevitabilmente fa aumentare la richiesta di aiuto e sostegno da parte dei cittadini nei confronti delle Istituzioni. In questo tempo, dunque, l’esserci sempre, è stato da me, come da tutti i miei colleghi della Polizia di Stato, indifferentemente declinato non solo come vicinanza alle categorie più deboli ed esposte, ma anche e soprattutto come incitamento a tutta la popolazione a non abbandonarsi allo sconforto e ad atteggiamenti egoistici. E tale vicinanza soprattutto alle fasce deboli, come dimostrano le statistiche nazionali in tema di fiducia negli organi pubblici, ha contribuito a far si che la Polizia di Stato resta stabilmente in cima alla classifica, e questo, rappresenta per me, un grande motivo di orgoglio: il nostro “esserci sempre” ha finito per costituire uno dei pochi legami ancora forti tra cittadino e la res publica, manifestazione plastica del collante che tiene unita una collettività, l’argine alle devianze dall’ordinato vivere civile e guida verso un percorso di rigenerazione dello Stato. Il messaggio che oggi da qui deve partire è proprio quello che la Polizia di Stato c’è e ci sarà sempre, sempre a fianco di chi ne ha bisogno. Ma esserci sempre, ritengo, sia anche un obbligo morale, che in particolar modo adesso, non mi stanco di ribadire, deve essere presente a tutti noi, come impegno a non sottrarci all’imperativo di aiutare sempre e comunque chi è in difficoltà, incarnando quell’autorità intesa in senso platonico di soggetto pubblico – nella sua più nobile accezione. Il tema della “buona organizzazione” -conclude il Questore-è divenuto, soprattutto nell’ultimo ventennio del nuovo millennio, il fulcro centrale delle attenzioni dei vertici del Dipartimento della Polizia, che sospinti dalla necessità di ottimizzare l’impiego delle risorse umane e strumentali, hanno adottato moderni moduli operativi per una rinnovata e più incisiva Cultura della Sicurezza”.