Election day a Siracusa: il cambiamento fra parlamentari bocciati e candidati trombati

Voglia di cambiamento. E’ questo il verdetto dell’election day nella provincia di Siracusa. Due parlamentari nazionali (Cannata e Nicita) su tre sono volti nuovi mentre il ricambio è stato totale nella pattuglia che andrà all’Ars. Carlo Gilistro (M5S), Tiziano Spada (PD), Cannata/Auteri (FdI), Riccardo Gennuso (FI) e Giuseppe Carta (Mpa) sono i nuovi parlamentari regionali espressi dalla nostra provincia.

Alcuni dei vecchi parlamentari hanno fatto un passo indietro, altri sono stati spazzati via dal voto. Trombati i vecchi e voglia di facce nuove? Difficile, al momento, fare una disamina particolareggiata del voto, il dato più eclatante riguarda le grandi esclusioni. I due esempi riguardano Stefania Prestigiacomo che dopo 28 anni lascia Montecitorio, suo malgrado, e l’ex deputato regionale Giovanni Cafeo. Prestigiacomo è stata penalizzata dal calo, seppure non clamoroso come in altre realtà, di Forza Italia e dal fatto che ha cambiato ramo del Parlamento. Per Giovanni Cafeo invece si può dire che ad essere bocciata è stata la sua lista anche se probabilmente sono pesati i suoi cambiamenti di casacca: eletto nel Pd è transitato in Italia Viva per approdare, infine, alla Lega.

Discorso a parte meritano i Cinque Stelle. Dati per morti e sepolti nelle scorse settimane sono riusciti a recuperare terreno elettorale. I pentastellati della nostra provincia saranno rappresentati da Filippo Scerra giunto al suo secondo mandato alla Camera e dalla new entry Carlo Gilistro. Il pediatra siracusano, fratello del compianto Aldo Sindaco di Siracusa negli anni Novanta per mamma Dc, è l’unico parlamentare regionale del capoluogo. E qui si dovrebbe aprire una parentesi perchè a Siracusa vive un terzo dell’elettorato quindi i suoi abitanti non sono stati capaci di esprimere valide proposte elettorali.

A interpretare questa voglia di spazzare via il passato, quantomeno negli uomini che lo rappresentavano, è stato Luca Cannata diventato il “dominus” assoluto della politica siracusana. L’ex Sindaco di Avola ha dimostrato alle Regionali la sua personale forza elettorale perché se alla Camera hanno contribuito i suoi alleati ad eleggerlo, alla Regionali ha ottenuto una valanga di voti personali dimostrando poter sostituire la Prestigiacomo nel ruolo di playmaker del Centrodestra.

Riccardo Gennuso ha saputo sfruttare al massimo la potenza elettorale del padre Pippo condannando definitivamente Edy Bandiera al ruolo di eterno secondo.

Tiziano Spada ha sbaragliato il favorito della vigilia in casa Pd, Gaetano Cutrufo. Nonostante la sua giovane età Spada ha abbattuto un vero e proprio Molok elettorale. La vittoria di un esterno al Pd ha messo in luce la carenza di una leadership nel Partito Democratico che peraltro si appresta a vivere una fase congressuale difficile ma non più procrastinabile.

Infine, ci sono due lumicini di speranza accesi per altri due candidati. La melillese Daniela Ternullo spera che Gianfranco Miccichè, leader siciliano di Forza Italia eletto sia al Senato che all’Ars, opti per la Sicilia in maniera da subentragli al Senato. Stesso discorso vale per la siracusana Glenda Raiti, il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo è stato eletto anche lui sia alla Camera sia all’Ars, se dovesse optare per restare a Palermo si aprirebbero le porte di Montecitorio per la figlia dell’indimenticato Turi Raiti.

Lino Di Tommaso

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