Controlli sul territorio, arresti a Pachino e Augusta

 

Gli agenti del Commissariato di Pachino e del Reparto Prevenzione Crimine hanno arrestato Mohamed H’Naien,quarantenne di origini tunisine, per il reato di lesioni personali aggravate.

Poco dopo la mezzanotte, gli agenti sono tempestivamente intervenuti, nei pressi della via Ferrucci, evitando conseguenze che sarebbero potute essere anche letali per la vittima, un tunisino di 44 anni, che era già stato colpito con un coltello diverse volte e con veemenza dal suo aggressore. Le cause che hanno scatenato l’aggressione sono al vaglio degli inquirenti, ma dai primi accertamenti sembra che siano da collegare a dissapori di natura personale. La vittima è stata subito trasportata in Ospedale con una prognosi di numerosi giorni, mentre l’arrestato è stato accompagnato nella casa di Reclusione di Noto in attesa del rito direttissimo che si terrà oggi stesso alle ore 14.

Ad Augusta, nell’ambito dei rafforzati servizi di controllo del territorio, mirati a frenare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti, gli agenti del Commissariato locale.a seguito di un’attenta attività di indagine scaturita da una segnalazione sull’applicazione YOUPOL che comunicava la presenza di numerose persone che facevano accesso in un’abitazione del centro storico di Augusta, hanno arrestato Umberto Rodolfo Grasso, di 31 anni, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di droga.

A seguito dell’osservazione costante dell’abitazione segnalata, si constatava un anomalo viavai di persone che entravano e sostavano all’interno per pochi minuti e due giovani, a seguito di perquisizione, sono stati trovati in possesso di marijuana e, pertanto, segnalati alla competente Autorità Amministrativa.

Grasso, a seguito di perquisizione prima personale e poi domiciliare, è stato trovato in possesso di 120 grammi di marijuana, in parte già suddivisa in dosi pronta per la vendita, e di un bilancino di precisione e, pertanto, arrestato ma, poiché lo stesso non ha precedenti in materia di stupefacenti, è stato rimesso in libertà in quanto il Pubblico Ministero non ha ritenuto di dover richiedere misure coercitive.

 

 

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