Cittadella dello sport, la Sikelia Waterpolo non ci sta: “Rischiamo di chiudere”

La piscina Paolo Caldarella della Cittadella dello sport

Una nota della società Sikelia Waterpolo per evidenziare il caro tariffe degli spazi acqua della Cittadella dello Sport. Indice puntato sul gestore e su un’amministrazione comunale, a detta del documento del sodalizio presieduto da Franco Gugliemo, poco tempestiva per risolvere il problema.

“A distanza di un anno ci troviamo a dover nuovamente intervenire pubblicamente sul tema delle tariffe applicate dal Gestore della Cittadella dello Sport per la fruizione degli spazi acqua della vasca scoperta “Paolo Caldarella” -si legge nella nota- tale contenzioso era già sorto lo scorso anno e pensavamo fosse stato definitivamente risolto con la nota n.186229 del 05/10/2019 a firma del dirigente dell’Ufficio Sport del Comune di Siracusa dott. Vincenzo Miccoli che dava un’interpretazione chiara del criterio da applicare per una equa ripartizione dei costi, cui tutte le società che praticano la disciplina della pallanuoto devono attenersi. La nota di cui sopra viene oggi (e non si capisce il motivo perché non lo sia stato in precedenza) ritenuta dal Gestore mera indicazione e priva di alcuna valenza di atto amministrativo. Alla luce di tale determinazione il costo degli spazi acqua ha subito un incremento a dir poco rilevante (siamo nell’ordine che va dal 65% al 93% per gli spazi più ristretti). Riteniamo-continua la nota della Sikelia Waterpolo- non condivisibile la posizione assunta dal Gestore, sia nel merito che nei tempi. Nel merito, in quanto non riusciamo a comprendere come mai i criteri che poi saranno confermati nella nota del dirigente dott. Miccoli, nota tra l’altro emessa dopo una serie di incontri tra il Gestore stesso, i rappresentanti dell”Amministrazione Comunale e le Società direttamente interessate, siano stati applicati sia dall’inizio della gestione da parte del C.C. Ortigia (risalente all’anno 2017) e, successivamente alla diramazione della suddetta nota, fino alla fine della scorsa stagione e diventino solo oggi mere indicazioni prive di alcuna valenza amministrativa e quindi non vincolanti. Nei tempi, in quanto la diversa applicazione delle tariffe, non è stato oggetto di alcuna comunicazione preventiva alle società convocate all’inizio della stagione agonistica, che avrebbero dovuto essere tempestivamente informate in modo da poter procedere alla richiesta degli spazi acqua tenendo conto dell’impegno economico da sostenere , bensì è stata resa nota solamente all’atto della emissione della prima fattura.

E’ chiaro che tale atto unilaterale, intrapreso a stagione già iniziata, comporta un aggravio economico da parte della nostra società non sostenibile e che quindi, se ratificato, comporterebbe la chiusura di tutte le nostre attività, non intendendo in alcun modo riversare sulle famiglie dei nostri iscritti un ulteriore esborso di tale portata, anche alla luce del fatto che molte di esse hanno subito, dal punto di vista del reddito familiare, ripercussioni a seguito delle note vicende legate alla diffusione dell’epidemia COVID 19. Ma ciò che riteniamo ancora più grave è il totale silenzio dell’Amministrazione Comunale, sollecitata dallo scrivente, nelle persona del Sindaco, dell’assessore al ramo e del dirigente dell’ufficio dello sport, ad intervenire in modo tempestivo e definitivo per dirimere il contenzioso. Sono trascorsi più di 20 giorni dalla nostra segnalazione e nessun riscontro è pervenuto.

Riteniamo questo modo di fare, anzi di non fare, non tollerabile e irrispettoso a fronte di una richiesta legittima di chiarimenti. Non spetta certo a noi stabilire la corretta attuazione delle norme derivanti dall’affidamento della gestione di un impianto comunale , ma riteniamo doveroso un intervento chiaro e risolutivo da parte dell’Amministrazione Comunale per dirimere tutte quelle questioni che insorgano tra il Gestore e le Società che non possono essere risolte in maniera unilaterale, a maggior ragione quando da tali atti scaturiscono, come riteniamo nel caso specifico, ripercussioni tali da che potrebbero avere come esito finale la chiusura della nostra società che, è bene ribadirlo, nei suoi 5 anni di attività non è mai stata inadempiente ai propri obblighi contrattuali nei confronti del Gestore. Permanendo questo stato di “assoluta inerzia” da parte dell’Amministrazione Comunale-conclude la nota- non potremo far altro che prenderne atto e porre in essere tutte quelle azioni legali al fine di tutelare un diritto che riteniamo non solo nostro, ma di tutte quelle famiglie che affrontano quotidiani sacrifici per praticare dello sport”.

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