Albatro, Laudani risponde a Modica: “Quante dimenticanze”

Il presidente dell'Albatro Vito Laudani

L’uscita di scena dell’Albatro, dopo la decisione della società di non partecipare alla serie A, continua a far discutere. Dopo l’intervento durissimo di Aldo Modica, tra i fondatori dell’Albatro, c’è la replica del presidente Vito Laudani.

“Leggo l’intervento dell’ex presidente della associazione, che da tanti anni ci rivolge la sua attenzione. C’è da chiedersi: come mai non è più il presidente dell’associazione; come  mai, vista la sua esperienza e capacità, non ha dato vita ad una nuova società per sperimentarsi in un nuovo progetto; come mai, nonostante i suoi trascorsi da consigliere federale, non ha trovato spazio nella nuova federazione o in qualche società come dirigente o consulente”

Come mai non parla delle sue scelte prese quando era presidente.  I più grossi investimenti sono stati proprio sotto la sua direzione nella serie A d’Elite …. Poi…l’allenatore Peppe Vinci fu chiamato dallo stesso in associazione… cosi come è stato per il sottoscritto, Vito Laudani. Quante dimenticanze!

“Poi … il 2012 con il tecnico Tone Medved  con cui abbiamo rispettato i 2 anni di accordo (promozione dalla B alla A2 con giocatori come il francese, Christophe Zuniga, Alessandro Fusina, e il portiere Vasquez),…quindi Fusina che ha accettato una proposta importante del Bolzano, lo sponsor con cui abbiamo sempre concordato, ovviamente, le varie scelte.  Le risposte sono note a quanti frequentano il nostro ambiente”

“Ci siamo sempre occupati di sport e lo abbiamo fatto con impegno e generosità. Abbiamo mantenuto, solo grazie al supporto della Teamnetwork e all’impegno di Tecnici e Dirigenti, una squadra siracusana  ai massimi vertici per anni e cresciuto nella pallamano generazioni di ragazzi, e  con orgoglio. Abbiamo fatto delle scelte e come tutti quelli che operano delle scelte abbiamo potuto anche sbagliare, ma resta la meravigliosa avventura che questa comunità sportiva ha messo in campo con la disciplina della Pallamano contribuendo nel suo piccolo ad interessare, impegnare e appassionare ragazzi e genitori, sostenitori, sponsor, dirigenti, tecnici ed atleti. E le manifestazioni di affetto che riceviamo in questi giorni ne sono la testimonianza”.