Al top le liste di Fratelli d’Italia e Francesco Italia, il flop del movimento Cinque stelle

Solo otto delle venticinque liste presentate per il consiglio comunale di Siracusa hanno superato lo sbarramento del cinque per cento. Le altre 17 si sono dovute accontentare di percentuali minime, in ogni caso insufficienti per essere rappresentate in consiglio.

Il top appartiene alla lista “Francesco Italia sindaco”, come il flop più clamoroso è quello dei Cinque stelle.

A fare la parte del leone in questa particolare competizione delle liste più votate sono state le quattro che sostenevano la corsa del candidato del Centrodestra Ferdinando Messina. La Lista di Fratelli d’Italia ha ottenuto il 9,56 per cento ed è risultata la più votata dei partiti, Mpa ha conseguito un buon 8,76 per cento, Forza Italia il 7,07 e la lista civica “Insieme” il 6,46 grazie all’impegno dell’ex deputato regionale Giovanni Cafeo e dell’ex consigliere comunale Alfredo Foti. Delle quattro liste che sostenevano la corsa di Francesco Italia solo la lista che faceva riferimento al sindaco uscente, con un buon 9,56 per cento, ha superato lo sbarramento, è risultata la più votata fra le civiche, anche se Italia è dirigente nazionale di Azione. “Fuori sistema” della coalizione a sostegno di Giancarlo Garozzo con il 6,45% ha superato lo sbarramento, così come il Partito Democratico a sostegno della corsa a sindaco di Renata Giunta ha superato lo sbarramento con il 6,16 per cento. L’ultima lista ad avere centrato l’obiettivo di mandare suoi rappresentanti in consiglio comunale è “Edy Bandiera sindaco” con il 5,07 per cento.

Tutto come nelle previsioni? Diremmo di sì, le liste meglio attrezzate in termini di candidati conosciuti e radicati nel territorio hanno ottenuto l’obiettivo di essere rappresentate nel consiglio comunale, anche se bisognerà attendere l’esito del ballottaggio per capire l’esatta composizione dei trentadue eletti.

Chi sono degli sconfitti? Tanti, in ogni caso tutti coloro che pensavano di essere presenti nell’aula di Palazzo Vermexio dove siederà il prossimo consiglio comunale.

I flop più clamorosi riguardano il Movimento Cinque stelle fermatosi al 3,99 per cento, un crollo inatteso per un movimento che conta un deputato nazionale e uno regionale e che cinque anni fa mandò dei suoi rappresentanti in consiglio. Per non parlare della presenza del suo leader nazionale Giuseppe Conte al comizio di chiusura della campagna elettorale. Un altro caso importante è quello della lista di “Prima l’Italia” ovvero la Lega di Vincenzo Vinciullo fermatasi al 4,84% anche se in questo caso l’ex deputato regionale e responsabile provinciale della Lega di Salvini spera nel riconteggio dei voti. In questa speciale lista di sconfitti potremmo inserire la Nuova Dc di Totò Cuffaro che a differenza delle elezioni regionali si è fermata al 2,08% e l’Udc all’1,24 per cento.

Infine un altro dato colpisce, nessuna lista di partito o civica ha superato il dieci per cento, ma questo risultato è legato all’eccessiva frammentazione delle liste, ben 25 con ottocento candidati, che per una città di 120 abitanti sono davvero troppi.

Lino Di Tommaso

 

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